Cittadini
Torino studia il divieto di dare cibo ai piccioni, se non in apposite aree nei grandi parchi
L’abitudine o hobby ha creato negli anni litigi tra condomini, nei parchi pubblici e preoccupazioni dal punto di vista sanitario: parliamo del distribuire cibo ai piccioni in città . Oggi il tema è all’attenzione dell’amministrazione comunale di Torino e tra qualche tempo distribuire pane secco e qualunque altro cibo potrebbe diventare proibito dal regolamento comunale. Infatti, dopo l’ordinanza del sindaco Fassino che nell’autunno scorso ha esteso il divieto a un raggio di 250 metri dai luoghi ‘sensibili’ come scuole, ospedali, aree gioco nei parchi, la Città sta ora valutando l’ipotesi di consentire questa attività solo in specifiche aree dei grandi parchi.
La modifica del regolamento, resa necessaria dopo una serie di controlli dell’Asl 1 da cui era emersa la possibilità di diffusione di malattie infettive, è in discussione nella commissione Ambiente del Consiglio comunale. Oltre alla ferma contrarietà della Consulta animalista, la proposta ha sollevato non poche perplessità da parte di vari consiglieri comunali. Giuseppe Sbriglio: “L’intera vicenda si basa su una paura infondata. Per di più, la modifica del regolamento sarebbe anche illegittima e si presterebbe a facili ricorsi davanti al giudice”. Pragmatico, come al solito, Silvio Viale: “Per multare chi dà da mangiare ai piccioni bastano gli attuali regolamenti comunali. Peraltro, dall’ultima ordinanza del sindaco le sanzioni sono state meno che sporadiche. Se si vuole affrontare seriamente il problema, senza cedere alle fobie immotivate, occorre definire una strategia per il contenimento del numero degli animali su una scala molto più ampia di quella cittadina”.
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