Asti
Confartigianato contro la Rai: “Impone il canone anche a imprese che non hanno tv”
“In questi giorni su milioni di imprenditori italiani si sta abbattendo, per l’ennesima volta, un’alluvione di solleciti di pagamento del canone speciale Rai. Richieste che, però nella maggior parte dei casi sono illegittime perché rivolte ad aziende che non possiedono apparecchi radio-televisivi e quindi non devono pagare alcun abbonamento”. E’ quanto afferma in una nota Confartigianato Asti che si scaglia contro la “richiesta del tributo applicato al possesso non solo di televisori, ma anche di qualsiasi dispositivo per ricevere il segnale tv, inclusi i sistemi di videosorveglianza”. Secondo Confartigianato quella del canone speciale Rai è “una richiesta assurda perché vengono ‘tassati’ strumenti di lavoro che gli imprenditori utilizzano non certo per guardare i programmi Rai”.
L’associazione afferma di essersi è rivolta al Ministro per lo Sviluppo Economico Federica Guidi chiedendo un intervento immediato per modificare le norme che impongono il pagamento del canone ed escludere dall’applicazione del tributo gli apparecchi che fungono inequivocabilmente da strumento di lavoro per gli imprenditori. “Pagare il canone Rai – sottolinea Confartigianato – è un obbligo per tutti coloro che in azienda posseggono radio e televisioni. Ma non accettiamo il metodo di rastrellare risorse imponendo il pagamento indiscriminatamente a tutti gli imprenditori, dando per scontato che posseggano uno o più apparecchi atti o adattabili alla ricezione delle trasmissioni radiotelevisive. In questo momento di gravi difficoltà per i nostri imprenditori, di tutto abbiamo bisogno tranne che di altri balzelli così onerosi, assurdi e illegittimi”.
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