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Asti

In liquidazione l’Enofila di Asti. La società va sciolta perché costa troppo

Redazione Quotidiano Piemontese

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foto enofila (1)Messa in liquidazione l’Enofila di Asti, in corso Cavallotti. L’ultima assemblea della società, con la partecipazione di Albero Ardia, commissario provinciale. Giovedì 26 giugno, si è svolta l’assemblea straordinaria con la quale è stato deliberato lo scioglimento della società dell’Enofila, da parte di Fabrizio Brignolo, primo cittadino di Asti, in rappresentanza del Comune, della Camera di Commercio e della Provincia. La liquidazione consentirà di risparmiare costi di gestione che già nell’ultimo anno si sono ridotti di 115.000 euro, grazie alla razionalizzazione attuata su incarico degli enti dal nuovo consiglio di amministrazione. I principali risparmi concretizzati nel 2013 hanno interessato i compensi, 20mila euro, agli amministratori che hanno lavorato gratis; 18mila euro di consulenze legali; 17mila euro di manutenzioni; 36mila euro per prestazioni di lavoro coordinato e continuato; 11mila euro di energia elettrica e così via. L’obiettivo è quello di sciogliere ed estinguere la società entro l’anno, così dall’evitare per il futuro spese connesse alla gestione della società. “L’impegno del Comune, che con lo scioglimento della società rientrerà nella piena proprietà dell’immobile, oggi concesso in diritto di superficie alla società Aurum et Purpura – dichiara Brignolo – è quello di continuare a collaborare con Camera di Commercio e Provincia affinché questa struttura possa essere utilizzata sempre di più e meglio come strumento per le politiche turistiche e di sviluppo economico dell’intero territorio astigiano”.

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