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L’invasione dei turisti a Canelli per la rievocazione del suo assedio

Redazione Quotidiano Piemontese

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canelli-assedioSabato 21 e domenica 22 giugno sono i giorni dell’assedio di Canelli, che ricostruisce e rievoca l’assedio a cui fu sottoposta la città nel 1613 ad opera delle truppe di Carlo Gonzaga durante la guerra di successione per il ducato di Monferrato (1613-1618). L’assedio di Canelli è una rievocazione storica coinvolge Il visitatore nei fatti storici ricostruiti, Tutta la popolazione indossa costumi storici, ogni aspetto di modernità viene bandito e i visitatori devono girare per il paese muniti di uno speciale salvacondotto, il tiletto, da recuperare all’ingresso cittadino. Il programma prevede uno spaccato seicentesco di parate d’armi, accampamenti, scontri, taverne, duelli, cariche di cavalleria, giochi popolari, tamburi e artigiani con le loro botteghe. Per tutti è possibile mangiare e bere nelle osterie a prezzi popolari da pranzo a notte inoltrata.

Un video dell’Assedio di Canelli

Il programma dell’Assedio di Canelli 2014

Sabato 21 giugno 2014

Dall’alba alle ore 15,00
Per tutta la mattinata fervono i preparativi per gli allestimenti, l’attività è tale che numerosi visitatori sono già presenti per assistere meravigliati al “miracolo” del camuffamento e della trasformazione di Canelli in città “seicentesca”.
Dal primo pomeriggio
Al di là del Belbo, s’odono i primi rumori di guerra del nemico che si avvicina.

La città assediata
Dalle ore 15,30
I soldati del Reggimento Croce Bianca si addestrano aspettando il nemico in Piazza Aosta. I maestri d’arme istruiscono i soldati del reggimento Croce Bianca e le truppe per l’imminente battaglia.
Contadini e popolani fuggono dalle campagne e si dirigono in città passando per la porta principale, i militari ispezionano i carriaggi alla ricerca di eventuali spie; precedute da rombi di cannone si avvicinano le truppe nemiche che incalzano gli ultimi fuggitivi. I nemici si avvicinano, le truppe sabaude vengono scacciate dall’accampamento esterno e si trincerano nella cerchia cittadina. I nemici si impossessano dell’accampamento e vi si installano.
Dalle ore 17,30
Al rullo dei tamburi arriva ad ispezionare le porte della città il Comandante della Piazza di Canelli scortato dal suo drappello. Alle porte, dopo cannoneggiamenti e sparatorie, si inizia a trattare. I nemici intimano la resa, i canellesi sdegnosamente rifiutano. Si annuncia alla popolazione l’inizio dell’assedio.

La lunga notte dell’assediato
Dalle ore 20,00
“Cena degli assediati” nelle osterie e taverne.
Dalle ore 22,00
Il nemico penetra nelle fortificazioni, nei prati Gancia, a Villanuova, si scontrano le truppe dei Savoia e dei Gonzaga, lungo la Sternia e in tutto il centro storico si scatenano improvvise scaramucce tra nemici, briganti e le milizie del colonnello Taffini.
Alle porte cittadine: esibizione di musici, saltimbanchi e giochi d’arme.
Dalle ore 23,30
I nemici incendiano il castello. Il capitano delle guardie chiede aiuto alla popolazione, lo spettacolare incendio viene domato dagli uomini e donne di Canelli.
I briganti assaltano i nottambuli e gli avventori delle osterie ancora aperte. Per tutta la notte ronde e veglie negli accampamenti militari.

Domenica 22 giugno 2014

L’Assedio entra nel vivo
Dalle ore 9,30
Si intensifica l’attività militare alle porte della città, i nemici si schierano alla porta della Villa, il corteo ducale, preceduto dal rullo dei tamburi percorre la città, il Duca ispeziona le truppe.
Cresce la confusione, il nemico tenta un nuovo assalto al castello e, non riuscendovi, si attesta nei prati Gancia, a Villanuova, in attesa di conquistare la città.
Dalle ore 10,00
Le truppe del colonnello Taffini salgono la Sternia, il nemico intima la resa, si tratta, le truppe canellesi decidono di resistere, scaramucce tra soldati fedeli al Duca Carlo Emanuele I di Savoia e le truppe del Duca di Nevèrs.
Le varie compagnie militari sfilano per la città per raggiungere gli schieramenti nei prati Gancia.

La battaglia finale (prati Gancia, borgo antico di Villanuova)
Dalle ore 11,00
Il nemico asserragliato nei prati Gancia cerca l’atto finale, gli uomini e le donne di Canelli intervengono a sostegno dei militari, il nemico fugge lasciando sul campo morti e feriti.

La vittoria
Dalle ore 12,00
La battaglia è vinta, la popolazione esulta, il capitano delle guardie e le autorità locali dichiarano la fine dell’assedio. Il Duca Carlo Emanuele I di Savoia esenta i canellesi dal pagamento delle tasse per trent’anni.

Dalle ore 12,30 si festeggia con il Pranzo della Vittoria con intrattenimenti vari.

Dalle ore 15,00 continuano i festeggiamenti fuori e dentro le mura, disfida della “carra”, divertimenti, spettacoli, giochi ed eno-gastronomia.

Dalle ore 17,00 Finale Torneo Taffini.

Alle ore 22,00 Si festeggia la Vittoria sulla collina di Villanuova con fuochi di gioia (spettacolo pirotecnico)
Per tutta la due giorni “a ferro e fuoco” lungo le vie del borgo antico, musici, compagnie di attori, commedia dell’arte, decine di bancarelle e mestieranti d’epoca ricreeranno l’atmosfera seicentesca.

Per tutta la due giorni lungo le vie del borgo antico, musici, compagnie di attori, commedia dell’arte, decine di bancarelle e mestieranti d’epoca ricreeranno l’atmosfera seicentesca.

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