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Cronaca

Prefettura di Torino sotto assedio da due giorni: “Basta sfratti, vogliamo una casa anche noi”

Redazione Quotidiano Piemontese

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292685_10150704273491058_700491057_205153549_1133093588_nHanno passato la notte accampati davanti alla Prefettura di Torino e ora, anche sotto il sole, restano seduti lì, in attesa di un incontro che sembra molto difficile da organizzare. Il prefetto Paola Basilone, infatti, non sembra per nulla intenzionata ad incontrare gli occupanti e sfrattati che da due giorni manifestano per il diritto alla casa. La loro richiesta è di aprire un tavolo di lavoro sull’emergenza abitativa, con contemporanea moratoria di sfratti e sgomberi e la sospensione dell’articolo 610 del Codice di Procedura Civile, quello cioè che introduce lo “sfratto a sorpresa”. Agli organizzatori del presidio sembra impossibile essere buttati fuori di casa quando si contano numerose case vuote dell’Atc e chiedono inoltre che gli immobili sfitti vengano requisiti e utilizzati per sistemare chi una casa non ce l’ha più.
Già il mese scorso i manifestanti avevano chiesto un incontro con il prefetto Basilone, ma nonostante un picchetto con tende e striscioni, nulla era stato fatto e ora si attende la risposta dell’amministrazione comunale, che, nella persona del vice sindaco Elide Tisi, sembra essersi già attivata per risolvere la questione e convincere il prefetto ad aprire un dialogo con gli sfrattati.

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