Economia
Il presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria Marco Gay: tolleranza zero a corrotti e i corruttori
Il torinese Marco Gay, fresco presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria aprendo il tradizionale Convegno di Santa Margherita Ligure ha lanciato un appello per una svolta:
Vogliamo un sistema che non tollera i corrotti e i corruttori. Che non sfregia la grande opportunità dell’Expo con l’ennesimo scandalo. Gli imprenditori onesti hanno tutto l’interesse a che il sistema economico sia sano. La legge sull’autoriciclaggio non ci spaventa, anzi. Ci aiuta a eliminare la concorrenza sleale della criminalità organizzata che invade sempre più attività lecite dove prima non arrivava. Vogliamo sentirci azionisti di un sistema che funziona. Puliamo la fedina penale del nostro PIL, che ci ha danneggiato perchè ha fatto perdere credibilità al Paese. Verso i propri cittadini e quando andiamo a vendere i nostri prodotti fuori. Verso i nostri vicini europei. Mai come oggi l’Italia ha bisogno di essere credibile.
Non abbiamo paura a dirlo: la delocalizzazione di quelle imprese che producono utili ma che vanno alla ricerca di manodopera sempre più sottopagata, sradicando ricchezze produttive che hanno segnato la storia di intere città e distretti, oggi non può più essere considerata una qualsiasi opzione imprenditoriale. Allo stesso tempo, non può essere l’unica opzione data dal sistema a coloro che rischiano di chiudere perdendo tutto, spesso il lavoro di generazioni, e sono costretti alla fuga per sopravvivere. Fuori da Confindustria chi corrompe e abbandona l’Italia Noi ci impegnamo a non lasciare l’Italia. Chi se ne è andato si impegni a tornare. Lo Stato, però, sia nostro alleato. Non dobbiamo far rimpatriare solo capitali, ma produzioni. Non ci serve uno scudo fiscale, vogliamo invece uno scudo industriale.
La relazione di Marco Gay
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