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Il Comune di Asti difende la produttività “congelata” dei dipendenti, ma i soldi restano bloccati dal 2009

Redazione Quotidiano Piemontese

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brignolo fabrizioNella commissione consigliare in cui si è affrontato il rendiconto 2013 alcuni consiglieri della minoranza di centro destra avevano richiesto l’eliminazione dal bilancio comunale i fondi della produttività del personale dipendente, congelati dal 2009 a seguito di una ispezione ministeriale che ne aveva contestato la legittimità. La questione resta in sospeso dal 2009 e i fondi in questione sono accantonati e non distribuiti al personale, perché l’intervento della Corte dei Conti e le successive consulenze legali non sono riuscite a sciogliere l’intricata questione burocratica e, anzi, lasciano propendere per una soluzione negativa. L’amministrazione, però ha deciso di difendere questo accantonamento (tecnicamente un “residuo passivo”) e di continuare ad approfondire le possibilità di erogarlo al personale in attesa, fiducioso grazie ad una recente disposizione di legge che pare aver aperto qualche spiraglio (articolo 4 del decreto 16/2014, convertito in legge il 2 maggio scorso con la legge n. 68/2014). Fabrizio Brignolo, sindaco astigiano, ha anche scritto una lettera a Governo e Anci (Associazione nazionale comuni italiani) per sollecitare una soluzione favorevole al personale, affermando che “gli effetti del blocco della contrattazione hanno portato negli anni ad una significativa e progressiva perdita del potere d’acquisto dei salari dei dipendenti pubblici e questo determina una comprensibile mortificazione e demotivazione del personale che andrebbe superata per poter far confluire il massimo sforzo di tutti i soggetti (amministratori, personale, dirigenti, etc.) nel conseguimento dei risultati che questo particolarmente delicato momento storico richiede”.

Per le Amministrazioni  locali – commenta Brignolo nella lettera – sarebbe buona cosa poter ritornare ad impiegare le risorse accantonate al fine di valorizzare economicamente, secondo un approccio meritocratico, l’impegno del personale”.

Nella medesima lettera è stata sollecitata una maggior flessibilità nell’uso degli straordinari, visto che i vincoli del 2009 non consentono di pagare il personale disponibile ad effettuare straordinari, ragion per cui il Comune deve retribuire professionalità esterne per far svolgere compiti che, invece potrebbero espletare i dipendenti oltre il loro orario di lavoro ordinario.

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