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Cronaca

Palafuksas di Torino. I commercianti sbottano: “A queste condizioni è impossibile andare avanti”

Redazione Quotidiano Piemontese

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Foto Il Giornale dell'Architettura

Foto Il Giornale dell’Architettura

Freddo d’inverno, bollente d’estate, allagato con la pioggia. I commercianti del Palafuksas descrivono così la vita all’interno della struttura. Il nubifragio di mercoledì scorso a Torino sembra poi aver dato il colpo di grazia alla loro pazienza. Il violento acquazzone ha infatti lasciato in eredità tre dita d’acqua nei piani interrati dell’autorimessa. Ai problemi strutturali, inoltre, si aggiungono i costi e il degrado della zona. “Restare in una struttura simile ci costa 450 mila euro l’anno. Più iva. Una follia” affermano gli esercenti che annunciano entro la settimana la chiusura di diverse attività commerciali. “A queste condizioni – sottolineano – è impossibile andare avanti“.

La struttura del Palafuksas è gestita dalla “Cooperativa di gestione III Abbigliamento”. La presidente della cooperativa, Mariangela Ceolin, lamenta costi contrattuali troppo onerosi (160 mila euro di elettricità e riscaldamento, 104 mila euro di diritti di superficie e quasi 200 mila per la manutenzione) e promesse disattese da parte dell’Amministrazione comunale: “Il Comune ci aveva promesso una riqualificazione della zona, oltre a una struttura con parcheggi e ristorante, senza banchi del mercato davanti all’ingresso. Tutte bugie”.

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