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I commercialisti torinesi scrivono al Governo per una proroga nel pagamento della Tasi

Redazione Quotidiano Piemontese

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tasseI commercialisti torinesi scrivono al Governo per chiedere una proroga generalizzata del pagamento della Tasi e per poter calcolare l’acconto Imu secondo il metodo storico, ossia sulla base delle aliquote e delle detrazioni dei dodici mesi dell’anno precedente, come era già avvenuto nel 2013. “In sede di messa a punto della nuova normativa in tema di tassazione locale degli immobili – si legge nella lettera a firma dell’Ordine dei commercialisti e degli esperti contabili di Torino e Provincia – avevamo già espresso profonde perplessità relativamente alle modalità operative del pagamento. Ora siamo giunti alla fase di predisposizione ed effettuazione dei versamenti. I Comuni hanno fatto sapere che non gestiranno le procedure operative propedeutiche al pagamento e quindi, di fatto, il calcolo della Tasi complementare all’Imu dovrà essere predisposto dai professionisti contabili”. Ma solo a ridosso della scadenza del 16 giugno, prosegue la lettera “si è appreso che il pagamento avverrà in due fasi con diverse scadenze, 16 giugno per i cittadini dei Comuni che hanno deliberato le aliquote Tasi entro il 23 maggio, settembre-ottobre per i cittadini dei Comuni meno solerti e si è anche stabilito che l’importo relativo al versamento della prima rata Imu non potrà essere calcolato con il metodo storico ma, sempre nel caso dei Comuni che hanno deliberato le aliquote 2014 entro il 23 di maggio, sarà necessario adottare le nuove aliquote”.
La situazione è complicata, rilevano i commercialisti torinesi. “Qualora i Comuni abbiano deliberato sull’Imu, andranno aggiornate le aliquote e, qualora abbiano deliberato sulla Tasi, occorrerà veri?care quali siano le categorie di immobili assoggettati, le aliquote, la ripartizione tra inquilino e proprietario, le detrazioni. Tutte le informazioni necessarie devono essere reperite nelle relative delibere e quindi occorrerà consultare i siti dei Comuni e procedere alla lettura e classificazione delle diverse casistiche per inserirle negli applicativi e procedere ai conteggi che, di conseguenza, andranno ripresi per le fattispecie prorogate e, in?ne, per i conteggi dei saldi. Il tutto nel margine ristretto di 10 giorni, contestualmente alla redazione delle dichiarazioni dei redditi, per le quali devono essere recepite dai software applicativi le specifiche degli studi di settore appena emanate”. L’appello al Governo si conclude con l’auspicio che si metta finalmente mano “in modo sistematico alla tassazione locale immobiliare, prevedendo tempistiche gestibili e regole omogenee tra i vari Enti locali destinatari del gettito ovvero demandando a questi ultimi, in via esclusiva, tutte le fasi della riscossione dei tributi in questione”.

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