Ambiente
Asti, cambio dei vertici al consorzio della Barbera e dei vini del Monferrato
Cambio della guardia ai vertici del consorzio di tutela della Barbera e dei vini d’Asti e Monferrato. Filippo Mobrici è il nuovo presidente dell’ente, eletto all’unanimità dal consiglio di amministrazione appena insediato. Resterà in carica per il trienno 2014-2016. Prende il posto di Lorenzo Giordano, presidente della cantina sociale di Vinchio e Vaglio Serra, che resta suo vice. Agronomo, 47 anni, Mobrici è il responsabile viticolo dei poderi della Bersano Vini, storica azienda con sede a Nizza Monferrato. Un incarico che ricopre dal 1997.
“La mia sarà una presidenza di continuità – spiega Mobrici – riprenderemo il discorso dell’erga omnes, applicandolo in un’ottica di tutela e vigilanza delle denominazioni, come nelle attività di promozione. In questi tre anni, primo obiettivo sarà lavorare a favore della Barbera d’Asti alla quale si affiancherà presto la nuova realtà del Nizza: bisognerà gestire lo sviluppo della denominazione e cercare nuove strategie di comunicazione e promozione. Ho un’ottima squadra, volenterosa e giovane: produciamo tutti Barbera e ci crediamo. Così come crediamo nel Ruché, numeri più piccoli, ma il vino piace e incuriosisce. Tutti possono dare un grande contributo per fare della viticoltura e dei vini astigiani e monferrini un’eccellenza che ci invidiano in tutto il mondo”.
Il consorzio, da molti anni, è rappresentativo del suo territorio e lo si evince dai numeri che vanta: 180 locali le aziende associate; 10 le denominazioni tutelate, 2 docg Barbera d’Asti e Ruché di Castagnole Monferrato, 8 doc: Albugnano, Barbera del Monferrato, Cortese dell’Alto Monferrato, Dolcetto d’Asti, Freisa d’Asti, Malvasia di Castelnuovo Don Bosco, Monferrato, Piemonte; 11.200 ettari di vigneto (7.000 di Barbera pari al 63%) vendemmia 2013 684.600 ettolitri, circa produzione totale (436.200 di Barbera pari al 64%) vendemmia 2013, 67.400.000 bottiglie (46.000.000 di Barbera pari al 68%) anno solare 2013. In merito alla rossa che, in piemontese si declina al femminile, la Barbera, gli ettari coltivati per tale produzione enologica ammontano a 3.950 ettari suddividi in 169 comuni. 226.800 gli ettolitri realizzati per 21 milioni di bottiglie.
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