Ambiente
Processo No Tav: urla, cori di dissenso e lanci di oggetti nell’aula bunker delle Vallette
Sono volate urla, insulti e slogan scanditi ad alta voce nell’aula bunker del carcere torinese delle Vallette durante il processo No Tav. Il coro “tutti liberi” è stato udito più e più volte dai presenti, ripetuto dai compagni dei 4 accusati di terrorismo per gli scontri dello scorso anno a Chiomonte, in val Susa. I No Tav avevano avvisato che avrebbero presidiato la zona carceraria per far sentire la loro presenza agli altri manifestanti e dichiarare il proprio dissenso. Nel corso della manifestazione, è stato lanciato anche un piccolo oggetto verso il centro dell’aula. Si trattava di una microspia. Secondo i dimostranti, infatti, tali strumenti erano disseminati nel centro sociale dei No Tav, piazzati dalle forze dell’ordine. Tra le grida anche quelle di una donna che ha difeso il figlio 29enne, Mattia Zanotti, uno dei giovani imputati sostenendo che sia un capro espiatorio e che lo abbiano considerato alla stregua di Bin Laden.
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