Economia
Approvato il bilancio 2013 del Csi Piemonte e il percorso di trasformazione dell’ente: si dimette il consigliere Pietro Terna
L’Assemblea dei Soci del CSI-Piemonte ha approvato il 16 maggio 2014 il Bilancio di Esercizio 2013 e il Piano di Attività 2014 del Consorzio. Il valore della produzione del CSI si è attestato per l’anno scorso a 141,13 milioni di euro. L’utile netto è stato di 59 mila euro, grazie anche alla consistente riduzione dei costi della produzione, che passano dai 163,28 milioni di euro del 2012 ai 139 milioni del 2013. L’Assemblea, presieduta dall’Assessore all’Innovazione della Regione Piemonte, ha espresso anche parere favorevole in merito al percorso di trasformazione ed evoluzione dell’assetto del CSI-Piemonte e ha approvato il nuovo Piano di Attività per il 2014, con il relativo allegato sulle attività previste in campo sanitario. Il “Piano di Attività della Salute”, infatti, approfondisce quanto il Consorzio realizzerà insieme alla Regione Piemonte nei prossimi cinque anni con tre obiettivi: adeguarsi alle novità della normativa nazionale, recuperare efficienza e promuovere un’innovazione di processo sostenibile nel Servizio Sanitario Regionale.
Dopo le delibere dell’assemblea il consigliere Pietro Terna ha presentato le sue dimissioni dal consiglio con queste motivazioni:
Prendo atto della deliberazione assembleare odierna, là dove si prevede che il Consiglio di Amministrazione: “elabori uno o più percorsi di evoluzione e trasformazione dell’attuale assetto del CSI-Piemonte in grado di dare attuazione agli obiettivi di valorizzazione degli asset consortili anche mediante un’apertura al mercato, nell’irrinunciabile rispetto della garanzia delle professionalità allo stato esistenti e degli attuali livelli occupazionali, da portare all’attenzione dei consorziati stessi in una prossima seduta assembleare da tenersi entro il mese di settembre p.v.”. Ritengo che – al di là del merito delle decisioni – si tratti di una attività che trascende l’ordinaria amministrazione, e la prudenza amministrativa, cui il Consiglio dovrebbe attenersi, essendone prossimo lo scioglimento con il rinnovo del Consiglio Regionale. Annoto inoltre che il voto in assemblea da parte del Politecnico di Torino e dell’Università di Torino, che hanno concorso alla mia nomina in Consiglio, è stato di astensione rispetto a quanto riportato sopra. Per queste ragioni, per la già richiamata prudenza amministrativa e per ragioni di personale autotutela, formulo dimissioni irrevocabili e immediatamente esecutive dalla carica di componente del Consiglio di Amministrazione del CSI Piemonte.
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