Scienza e Tecnologia
Presto saranno i droni del Politecnico di Torino a salvare i dispersi sotto le valanghe
Due incidenti in pochi giorni (di cui l’ultimo ha riguardato non certo un dilettante, ma un grande esperto) hanno riacceso i riflettori sul problema della sicurezza in montagna. E proprio su questo tema il Politecnico di Torino ha creato, nella sede distaccata di Verrès, un’unità di ricerca la quale sta per ultimare un progetto forse risolutivo: la realizzazione di droni che avrebbero il preciso scopo di trovare persone disperse sotto la neve. Il Mechatronics Lab del “Poli” ritiene quasi pronti questi oggetti volanti che, muniti di telecamere, scansioneranno le masse di slavine e valanghe alla ricerca di essere umani sepolti, anche laddove le condizioni lo renderebbero impossibile per soccorritori e cani. Con alcune precisazioni: la prudenza e le misure che ne conseguono resteranno un obbligo per gli escursionisti. I droni, infatti, interagiranno con i dispositivi Arva, che quindi andranno sempre portati con sè e regolarmente indossati, come purtroppo spesso non accade.
Iscrivi al canale Quotidiano Piemontese su WhatsApp, segui la nostra pagina Facebook e continua a leggere Quotidiano Piemontese