Economia
Caat Torino, situazione ad alto rischio: passivo di 18 milioni, il Comune teme un altro crack
Lunedì avrà luogo l’assemblea dei soci del CAAT, il Centro Agro Alimentare di Torino, che molti ancora chiamano semplicemente “i Mercati Generali”. Sarà un’assemblea tesa, che dovrà ratificare la riduzione del capitale, ma anche prendere atto che la struttura costruita alle porte meridionali di Torino a fine anni ’90 è a rischio implosione. I conti infatti restituiscono una realtà drammatica: quasi 18 milioni di perdità, un’enormità; e anche se l’amministrazione si dice “tranquilla”, il Comune di Torino non si sente così sereno e vuole ulteriori verifiche.
La cosa può sorprendere, perchè parliamo del terzo mercato agroalimentare d’Italia, e in termini di giro d’affari le cose vanno sicuramente bene, come spiega il presidente, Giuliano Manolino. Il fatto è che Caat non gestisce il mercato: è solo un’immobiliare, che affitta i suoi spazi ai circa 250 operatori ortofrutticoli, restando ogni anno con circa un milione come guadagno. Nulla, in confronto agli ammortamenti che pesano dai tempi della costruzione del complesso: un investimento di oltre 100 milioni, il cui rientro pare ancora lontano. E i 18 milioni di capitale sociale che verranno utilizzati lunedì non basteranno a coprire l’emorragia; l’extrema ratio potrebbe essere, un domani, vendere tutto a privati.
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