Ambiente
#Elezioni2014 Oliviero Alotto (Green Italia): “Siamo gli unici europeisti convinti che parlano di Green New Deal”
“Tutti gli italiani potranno scegliere di fare giungere a Strasburgo la voce degli ecologisti italiani, che insieme alla forte rappresentanza a livello europeo del Partito Verde possono concorrere a cambiare l’Europa nel segno di un New Green Deal”. Archiviata la questione firme con la definitiva riammissione da parte della Corte di Cassazione, la lista Green Italia – Verdi Europei guarda alla sfida elettorale e in questi giorni sta presentando in giro per l’Italia le liste dei candidati nelle varie circoscrizioni. A guidare la lista della circoscrizione nord-ovest c’è Oliviero Alotto, co-portavoce di Green Italia, che intervistato da Quotidiano Piemontese sottolinea: “Siamo gli unici europeisti convinti che parlano di Green New Deal”.
In cosa si contraddistingue la lista Green Italia – Verdi Europei rispetto agli altri partiti che si presentano alle elezioni europee?
Si tratta di un progetto politico molto chiaro che guarda all’Europa. Stiamo vivendo una campagna elettorale dove il tema dell’Europa fa paura. Nessuno parla di Europa in modo convinto. Noi stiamo facendo una campagna elettorale per le europee e vogliamo che sia una campagna elettorale in cui il sogno sia “cambiare l’Europa”. Esistono poi dei paradossi in questa campagna per le europee. Il primo è Beppe Grillo. Il Movimento Cinque Stelle si candida senza dichiarare quale sarà la lista europea di riferimento. Green Italia e Verdi europei hanno una famiglia molto chiara, un candidato alla presidenza e hanno fatto delle primarie coinvolgendo tutti i paesi europei. Abbiamo un chiaro programma elettorale per l’Europa che sogniamo e aggiungiamo qualcosa in più rispetto agli altri. In primis perché siamo gli unici europeisti convinti che continuano ad auspicare gli Stati Uniti d’Europa. In secondo luogo siamo gli unici che parlano di Green New Deal: qualcuno in questo Paese si pone il problema della riconversione industriale? La scommessa sul lavoro è la principale risposta per l’uscita dalla crisi. Ma deve trattarsi di un lavoro che si capisca da dove nasce. Prendiamo il caso della spegnimento dell’altoforno Lucchini: sarebbe più bello vivere il dibattito in termini di riconversione industriale e non soltanto se i forni sono accesi o spenti.
Storicamente l’ambientalismo si colloca a sinistra. Quali sono i rapporti con gli altri partiti di questo schieramento?
Direi a “geometria variabile”. Personalmente provengo da una storia di sinistra: credo che questa sia la parte politica che si occupa prima di tutto di diritti e di conseguenza anche di ambiente. Sono tuttavia cosciente del fatto che le persone si siano stufate di parlare di politica (a cui non danno più credibilità). Credo che gli elettori si siano anche stufati di parlare di schieramenti. Il nostro obiettivo è quindi quello di provare ad andare oltre gli schemi destra-sinistra. Può sembrare uno slogan ma bisogna avere il coraggio di partire dai contenuti. Oggi chi accetta la sfida della riconversione industriale? Chi ha il coraggio di investire i capitali per far ripartire l’industria manifatturiera, cambiandola? Sullo smog: tutti sono favorevoli ad avere città con meno inquinamento atmosferico ma quali sono i partiti che prendono iniziative? Perché il Green New Deal non è presente in nessun altro programma elettorale?
Il 25 maggio in Piemonte, oltre alle europee, si tengono anche le regionali. Green Italia non partecipa alla competizione. Come mai?
Green Italia ha deciso di non partecipare. Siamo una formazione appena nata e non volevamo presentarci agli elettori andando a posizionare una bandierina in più in uno schieramento elettorale. Abbiamo idee chiare e forti ma sappiamo anche che ci vuole molto tempo per costruirle. A livello europeo è diverso. Il partito esiste. Siamo presenti in tutta Europa. A livello locale non valeva la pena andarsi a schierare con qualcuno. Fra cinque anni speriamo di avere la forza per fare un nostro percorso.
Iscrivi al canale Quotidiano Piemontese su WhatsApp, segui la nostra pagina Facebook e continua a leggere Quotidiano Piemontese