Bertone, ecco l’autodifesa: ”Appartamento temporaneamente mio, ma ristrutturato da me”

Il piemontese Tarcisio Bertone, ex Segretario di Stato vaticano finito al centro di forti critiche negli scorsi giorni per la scoperta dell’enormità della casa nella quale stava traslocando, passa alla difesa, se non proprio al contrattacco. Lo fa, scrivendo una lettera ai settimanali diocesani di Vercelli e Genova (sue ex diocesi), in cui parla di esagerazioni, malignità ed errori. Non manca, nei ringraziamenti rivolti a papa Francesco, anche un breve ma velenoso cenno alle condizioni abitative del Pontefice, che non si confarebbero alla modestia descritta da molti media.

“E’ stato detto, fra l’altro, che il Papa si sarebbe infuriato con me per tanta opulenza.  Per rincarare la gogna mediatica, l’informatore ha raddoppiato la metratura. Addirittura è stato messo a confronto lo spazio del mio appartamento con la presunta ristrettezza della residenza del Papa. Innanzitutto ringraziamo Dio e la sollecitudine di tanti per il fatto che il Papa sia alloggiato e sia assistito dignitosamente a Santa Marta dove può svolgere agevolmente le sue attività istituzionali. Personalmente, poi, sono grato e commosso per la telefonata affettuosa che ho ricevuto da Papa Francesco per dirmi la sua solidarietà per gli attacchi rivoltimi a proposito dell’appartamento, del quale era informato fin dal giorno in cui mi è stato attribuito. L’appartamento spazioso, come è normalmente delle residenze negli antichi palazzi del Vaticano, e doverosamente ristrutturato, a mie spese, mi è concesso temporaneamente in uso e dopo di me ne usufruirà qualcun altro”.

Chissà se questa autodifesa basterà a spegnere le polemiche; non più tardi di oggi pomeriggio si registrano gli attacchi a Bertone portati da don Mazzi, che seguono quelli di altri ecclesiastici in vista, quale don Farinella.

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