Asti
Asti: proteste contro la Provincia decisa a procedere con i tagli al trasporto pubblico locale
La Provincia di Asti ha comunicato che dal 12 maggio applicherà i tagli stabiliti dal Programma triennale regionale sui servizi di trasporto pubblico locale 2013 – 2015, pari ad 800mila chilometri. Una taglio che porterebbe ad una riduzione del servizio pari al 40%. E’ quanto emerge dall’ultima riunione a cui hanno partecipato i funzionari dell’amministrazione del settore trasporti, i sindacati (Filt Cgil, Cisl, Faisa Cisal), il Comitato autisti Sap, e i rappresentanti del consorzio Coas, che riunisce le sette aziende di trasporto astigiane che svolgono il servizio. “I tagli così decisi – ha commentato Fabio Dura (Filt Cgil) – sono troppo impattanti. La Provincia avrebbe dovuto far sentire maggiormente la sua voce in Regione, in primo luogo presentando ricorso
così come ha fatto il Comune di Biella, che è commissariato come la nostra Amministrazione”.
Protesta anche il Comitato Sap, nato l’anno scorso contro il Piano regionale. «Applicare questi tagli – ha afferma il presidente, Maurizio Dovico – significa cancellare il trasporto pubblico, in quanto rimarrebbero pochissime corse a collegamento dei centri più grandi. La Provincia poteva attendere ad applicare la delibera per due motivi. Primo, il consorzio Coas ha presentato ricorso per ottenere la sospensiva del Programma regionale (già ottenuta dalle altre Province piemontesi che si sono rivolte al Tar Piemonte), su cui dovrebbe avere una risposta entro maggio. Secondo, il 25 maggio ci sono le elezioni regionali, per cui si potrebbe affrontare la questione con la Giunta che nascerà facendo presente tutti i problemi che questo Programma creerebbe”.
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