Cronaca
Un manuale del guerrigliero di montagna insegna come attaccare il cantiere Tav di Chiomonte
Sabato un messaggio a radio Blackout che non solo giustificava, ma addirittura condivideva l’aggressione all’autista del pm Antonio Rinaudo: “Caro ex carabiniere, se si frequentano certe persone quelli sono i rischi che si corrono”. Poi il valzer delle attribuzioni, con i No Tav che si dichiaravano estranei al fatto e qualche politico locale che si augurava che fosse davvero così, Stefano Esposito (Pd) in testa. L’attentato è di probabilme matrice anarchica, ma i movimenti No Tav affermano di non essere coinvolti, anzi, di temere che qualcuno stia cercando di buttare fango sulle loro rivendicazioni con una strategia della tensione. È di questa mattina, però, la scoperta che su alcuni siti internet di area antagonista è stato reso disponibile a tutti un vero e proprio manuale del guerrigliero di montagna, intitolato “Natura ribelle – Rudimenti di azione boschiva”. Nell’opuscolo scaricabile si insegna agli attivisti a “muoversi all’interno di un bosco o in un ambiente naturale”, tecniche che sembrano rivolte a chi volesse pianificare “azioni dirette” contro il cantiere della Tav a Chiomonte. A fianco di innocue istruzioni da campeggiatori, si legge infatti:
I giorni precedenti all’evento saranno importanti per cominciare a rendersi conto di come si agisce e di quanto si ha la percezione di poter reggere lo Stress. Anche se la preparazione fisica e la pianificazione dell’azione sono state scrupolose è fisiologico che la tensione nervosa salga. E questo in parte è un bene. Le tensione ci aiuta a tenere alta la guardia… a patto di saperla gestire in maniera positiva, così come la paura. Questi sono stati d’animo normali nel momento in cui si decide di mettere in gioco la propria incolumità fisica e la propria libertà .
Gli ultimi dubbi sembrano sparire quando si parla di “ricognizione o l’avvicinamento a qualche luogo sensibile per qualcuno che magari ha dalla sua un certo numero di burattini in divisa” e l’ideologia alla base del documento si sostanzia in queste prime righe:
Ci troviamo a combattere – si legge – una guerra vera e propria, magari a bassa identità (per chi non si trova rinchiuso fra mura e sbarre) ma comunque guerra, combattuta contro professionisti della stessa che si scatenano con violenza contro di noi ed è quindi utile sapere come muoversi per contrastare con efficacia gli agenti della repressione.
Per farvi un’idea di quello di cui stiamo parlando potete dare uno sguardo qui di seguito al manualetto
Iscrivi al canale Quotidiano Piemontese su WhatsApp, segui la nostra pagina Facebook e continua a leggere Quotidiano Piemontese