Cittadini
Scoperta “casa chiusa” in un centro massaggi di Torino
Accusata di favoreggiamento della prostituzione e dell’esercizio di una casa di appuntamenti attraverso due giovani cinesi. Una donna cinese di 30 anni, con regolare permesso di soggiorno, risulta la “maîtresse” di una “casa chiusa” all’interno del centro massaggi torinese che gestiva. I carabinieri dei Nas (Nucleo antisofisticazione) di Alessandria, durante un’attività di monitoraggio del territorio, in particolare diretta al controllo di certi ambienti, ha scoperto una serie di illeciti in un centro estetico. Oltre alla 30enne, nel centro lavoravano due altre donne, sempre cinesi e sempre regolari, impiegate come massaggiatrici, una delle quali però sprovvista di contratto di assunzione, ragion per cui la sua situazione è stata anche segnalata all’ispettorato del lavoro. Stando ai rilievi dei militari, attraverso le due giovani massaggiatrici, la titolare amministrava la sua casa d’incontri. Violazioni e sanzioni amministrative anche per la dislocazione e l’uso dei locali del centro, l’abbigliamento da utilizzare, i servizi igienici, lo spogliatoio, etc. Dati tali motivi, il Comune di Alessandria potrebbe richiedere la sospensione dell’attività, quella consentita dalla legge.
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