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Cronaca

Stamina: ecco perché il tribunale di Torino ha deciso di bloccare il metodo a Brescia

Redazione Quotidiano Piemontese

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davide-vannoniPochi giorni fa un giudice del lavoro di Torino ha respinto la richiesta di una famiglia piemontese di curare agli Spedali Civili di Brescia il proprio bimbo di 3 anni, affetto da una grave malattia ereditaria con la terapia Stamina messa a punto da Davide Vannoni. Il giudice, si legge nel decreto di rigetto, “ordina alla cancelleria di trasmettere questa ordinanza alla procura della Repubblica di Torino per la valutazione dei medesimi sul piano penale e disciplinare”. Questo provvedimento potrebbe quindi aprire nuovi approfondimenti giudiziari.  Ma non solo, il decreto blocca anche qualsiasi attività di Stamina nell’ospedale bresciano rendendo inefficaci le ordinanze sin qui emanate da Tar e giudici del lavoro che aggiravano i provvedimenti Aifa (che a loro volta avevano bloccato la produzione e la somministrazione di cellule Stamina a Brescia).

Il blocco è stato deciso dal giudice dopo un’ispezione della stessa Agenzia del farmaco, condotta con i carabinieri dei Nas (Nucleo antisofisticazioni), che a maggio del 2012 rilevarono una montagna di irregolarità nei laboratori degli Spedali Civili. Il laboratorio risultava “assolutamente inadeguato sia dal punto di vista strutturale, sia per le cattive condizioni di manutenzione e pulizia”. Aifa e Nas rivelavano inoltre la mancata tracciabilità dei materiali trattati, con relativi rischi per i pazienti. Tutti questi motivi hanno portato il tribunale di Torino a bloccare tutto.

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