Cronaca
Richiedevano prestazioni agevolate perché poveri “dimenticando” di dichiarare proprietà immobiliari e conti correnti da 90mila euro
Si è conclusa da poco un’indagine investigativa delle fiamme gialle borgomaneresi, durata un anno, nei confronti di privati che richiedono prestazioni sociali agevolate a vari enti erogatori. 48 controlli, nei comuni di Borgomanero, Arona e Veruno, sempre nel novarese, dai quali è emersa una realtà, che gli stessi finanzieri definiscono, irreale: tutti i soggetti che hanno richiesto prestazioni sociali agevolate hanno presentato dichiarazioni Isee (indicatore situazione economica) con dati incompleti o falsi se confrontati al vero patrimonio del nucleo familiare richiedente. Dall’attività è emerso che i soggetti esaminati, “dimenticavano” di riportare sul modulo relativo alle dichiarazioni dei redditi, il totale di questi, percepiti dalla propria famiglia oppure il saldo dei conti correnti, azioni e piani di accumulo assicurativi, oltre l’omissione del valore reale e totale delle unità immobiliari o dei terreni posseduti. Insomma, anche chi risultava proprietario immobiliare o in possesso di un reddito più alto, poteva ottenere agevolazioni. Questo sistema “fraudolento”, veniva posto in essere per guadagnare posizioni nella graduatoria, la lista di attesa degli aventi diritto alla agevolazione richiesta e, in alcuni casi è stata appurata anche l’indebita percezione del beneficio. In un caso specifico, una persona ha omesso di indicare nella dichiarazione Isee presentata, la proprietà di un trullo (abitazione tipica della Puglia). Un’altra ha invece tralasciato di dichiarare il proprio saldo in banca di 90mila euro.
Tutti i soggetti controllati sono stati segnalati alla procura della Repubblica. 20 per falso in atto pubblico, 28 anche per indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato. Questi ultimi, dovranno restituire ai vari enti erogatori la somma ricevuta in maniera illecita, oltre al pagamento di una sanzione amministrativa.
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