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Italiani sempre più connessi. Si abbandonano gli sms a favore di messaggi più veloci e immediati

Redazione Quotidiano Piemontese

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cellulareItaliani sempre più mobile. Spopolano i cellulari e gli smartphone di qualsiasi generazione, dimensioni e fattezze. Secondo la recente indagine di Agcom (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni) il Bel Paese, in Europa, è tra quelli che vanta uno dei più elevati tassi di penetrazione mobile. Sono 40 milioni i cellulari-smartphone in uso e quasi lo stesso numero vale per la presenza di sim attive: 39,5 milioni, con una crescita del 23%. Le sim dati sono ad oggi 8 milioni, con un aumento del 2% rispetto a due anni fa. Non solo, il traffico dati in Italia è in crescita: +32,7 nell’ultimo trimestre e +34,3% su base annua. Cala, invece la rete fissa che, su calcoli effettuati su base annua perde 730mila accessi. Cifre queste che non stupiscono, almeno non tanto quanto i dati che si riferiscono agli sms, poco ala volta accantonati dagli utenti. Cambia, così il modo di comunicare con i tempi che cambiano e lo scenario tecnologico a disposizione. Lo scorso anno gli italiani hanno inviato 76,7 miliardi di “messaggini”, un calo, rispetto al 2012, del 20%. A sostituire il buon vecchio short message service, nato sotto la tecnologia Gsm, già considerata desueta, sono servizi come whatsapp, gratis, veloci e immediati e di recente acquisito da Facebook, wechatline, etc. La banda larga, anche se non in tutta Italia con la stessa frequenza, è cresciuta e sono cresciuti anche gli operatori telefonici che concorrono tra di loro ad accaparrarsi una fetta di mercato a discapito, di solito del colosso Telecom Italia che segnala un calo nella propria quota di mercato, sotto il 50% del totale. Insomma, popolo italico sempre più connesso.

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