Alessandria
Estorcevano soldi all’amante: un prete con cui avevano una relazione sessuale a tre
Sembra la trama di un film in cui due ricattatori prendono di mira un prete per una “scivolata” a luci rosse e, invece è successo davvero. Due giovani romeni di Torino hanno architettato un’estorsione ai danni di un sacerdote di Casale Monferrato, nell’alessandrino. Stando alla ricostruzione dei fatti da parte dei carabinieri, in base alle testimonianze dei romeni, arrestati e scortati nel carcere di Vercelli, il parroco avrebbe contattato uno dei due tramite un annuncio on line e dopo un periodo di frequentazione avrebbe chiesto al ragazzo di coinvolgere anche un terzo. Così, si sarebbero ritrovati in tre, i due amici romeni e il prete. A tal punto, però i giovani avrebbero iniziato a ricattare il prete pretendendo 20mila euro in cambio del loro silenzio e della discrezione sugli incontri personali.Inoltre, pare che da due anni, sempre secondo il racconto dei ricattatori, il sacerdote fosse legato ad uno dei due ragazzi, tanto da frequentarlo con una certa assiduità, fino a che, però a causa di dissapori dovuti al pagamento, considerato troppo esiguo, delle prestazioni sessuali, le cose sono precipitate. Uno dei giovani avrebbe anche accusato il prelato di avergli trasmesso una malattia venera durante i loro rapporti, ragion per cui necessitava di cure mediche costose e il denaro che gli forniva non era sufficiente a coprirle. L’inchiesta militare è scattata nel momento in cui i tre uomini si sono recati in banca insieme dove il sacerdote, secondo testimonianze, avrebbe prelevato una somma di denaro, pattuita la sera precedente con i due in un hotel. I cassieri della banca, insospettiti dall’insolito terzetto e dal movimento bancario richiesto dal prete, hanno allertato i carabinieri.
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