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Parte da Torino la campagna per un corretto uso dei telefoni cellulari: ricorso al Tar perchè lo stato informi i cittadini

Redazione Quotidiano Piemontese

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cellulariL’associazione Apple, per la prevenzione e la lotta all’elettrosmog di Padova, ha fatto ricorso al Tar del Lazio per ordinare al Ministero della Salute e al Governo di lanciare  una campagna relativa al corretto utilizzo dei telefonini e alle modalità per annullare o ridurre l’esposizione. L’obiettivo del ricorso è che i cittadini siano sensibilizzati sui rischi legati all’uso dei cellulari e che si sviluppino campagne volte a spiegare come ridurre o minimizzare l’esposizione a rischi di tumore fino ad avere scritte sulle confezioni come sulle sigarette: “Può nuocere alla salute”.

Il ricorso è stato promosso dallo studio legale torinese Ambrosio e Commodo, specializzato nel risarcimento del danno, che sta assistendo diverse persone colpite da neurinoma che inizieranno entro l’estate delle cause civili. L’azione parte da una sentenza della Cassazione relativa a una causa tra un dirigente bresciano e l’Inail che ha sancito il nesso di causa tra l’uso del telefono cellulare e il tumore che l’aveva colpito. 

Innocente Marcolini, il dirigente che si era ammalato di tumore sente di voler rendersi utile con la sua storia: “Anche in questa causa al Tar voglio dare il mio contributo perché si sappia che esiste un legame tra la mia malattia e l’uso del cellulare”.

La causa è stata redatta dagli avvocati Renato Ambrosio, Stefano Bertone e Chiara Ghibaudo che raccontano: “Nel ricorso chiediamo a 4 ministeri quelli interessati: della Salute, Sviluppo economico, Istruzione e Ambiente che mettano in atto una campagna di prevenzione, come già accade per il fumo delle sigarette. Campagne di prevenzione che all’estero sono già la normalità. I danni al cervello ci sono e sono stati evidenziati da diversi studi anche se non c’è ancora la certezza scientifica. In Israele per esempio il parlamento sta per approvare una legge che vieta l’uso dei cellulari ai bambini con sanzioni per i genitori. In questo settore è necessaria una prospettiva nuova basta ricordare che in passato in almeno tre casi di disastri planetari di massa, amianto, fumo di sigaretta, emoderivati, ci fu chi lanciò allarmi invitando alla precauzione con anni di anticipo rispetto alle decisoni politiche e venne tacciato di allarmismo. Nulla nel nostro paese è utilizzato come il cellulare,  è il terzo oggetto più usato, eppure non è affatto normato. Il telefonino emette onde elettromagnetiche ad altissime frequenza. Che per lo Iarc (agenzia internazionale per la ricerca sul cancro) sono potenziale agente cancerogeno per l’uomo. Un utilizzatore medio di cellulare in Italia accumula da 80 a 180 ore di uso in un anno. Il dato sale a 360 ore per chi utilizza il telefono mobile 60 minuti al giorno.

Laura Masiero,  presidente dell’associazione Apple ricorda: “E’ stato inevitabile ricorre alle vie legali perché il ministero della Salute ha ricevuto numerose intimazioni anche dalla nostra associazione, ma si è sempre rifiutato di provvedere a parte una risibile pagina su internet”.

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