Ambiente
Ghostbusters alla reggia di Venaria per registrare la presenza di fantasmi
Ghostbusters alla reggia di Venaria. Un team di otto “acchiappa-fantasmi” veri e propri, dotato di strumentazione sofisticata che rileva la variazione dei campi elettromagnetici, sta lavorando nelle antiche sale della residenza reale alla possibile scoperta di fantasmi, fenomeni paranormali, esp (extra sensorial perception). Naturalmente, di notte. Nelle stanze del palazzo, quando tutto è buio, silenzioso, immobile, almeno all’apparenza, qualcosa o qualcuno si aggira per i lunghi corridoi smuovendo tende, spostando quadri, facendo rabbrividire i custodi. Accanto allo scalone della galleria dove fanno capolino 45 ritratti ufficiali della dinastia sabauda e il quadro che raffigura Beatrice di Ginevra, Pippo Ferrara, impiegato postale a Lecco, acchiappa-fantasmi per passione, lavora, tra le altre cose, con un registratore ad alta sensibilità, insieme ai suoi colleghi.Parla con voce chiara, scandendo bene le parole, a quelle che potrebbero essere presenze, residui di energia provenienti da altre epoche, rimasti, chissà perché, sulla Terra. Chiede ai fantasmi di dare un segnale, di mostrarsi in qualche modo, insomma di stabilire un contatto. Nel frattempo, tutto viene registrato sulla sua apparecchiatura. Gli otto membri dello staff tecnico dell’Epas (Istituto nazionale ricerca e studio fenomeni paranormali), operano, in maniera gratuita, nella reggia, in queste notti, divisi in squadre così da poter catturare più immagini e fenomeni insoliti possibili.
Gli apparecchi tecnologici registrano qualcosa, in particolare nella camera da letto dove morì di parto la giovane Elisabetta Teresa di Lorena, moglie di Carlo Emanuele III. Quel qualcosa, però non si riesce a identificare, fra suoni, infrasuoni e ultrasuoni, non percepibili dall’uomo, ma la tecnologia arriva laddove l’uomo è limitato dai suoi stessi sensi e, una volta rientrati all’Epas i nostrani ghostbusters possono verificare il contenuto delle loro registrazioni e comunicarlo a tempo debito. Nel frattempo, qualsiasi sia l’esito delle indagini dell’Epas, Alberto Vanelli, direttore del consorzio che gestisce la reggia, prevede prossime visite notturne aperte al pubblico.
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