Asti
Chiusura Askoll: Fiorio chiede l’intervento dei Ministeri per tutelare lavoratori e Stato
La ditta astigiana Askoll sotto i riflettori in prossimità della chiusura nei prossimi mesi. Massimo Fiorio, deputato pd deposita l’interrogazione nella quale chiede a Federica Guidi e Giuliano Poletti, rispettivamente ministro Sviluppo Economico e Lavoro e Politiche Sociali, di esprimere una valutazione sulla vicenda Askoll “in relazione al piano riservato, riguardante la chiusura dello stabilimento di Castell’Alfero, che sarebbe stato redatto dopo aver ottenuto strumentalmente dallo Stato il rinnovo dei contratti di solidarietà per le maestranze al solo scopo di tenere bassa la tensione con i lavoratori ed occultare le vere strategie di chiusura dell’azienda”. Il parlamentare astigiano chiede, inoltre ai due ministri un parere “sulla correttezza sostanziale e formale del comportamento Askoll in merito alla richiesta di contributi pubblici per il rinnovo dei contratti di solidarietà” e domanda loro “quali passi intendano compiere per le necessarie verifiche a tutela degli interessi dei lavoratori e dello Stato”. I dipendenti aziendali che rischiano di restare, da giugno 2014 in poi, senza lavoro e stipendio, sono 224 la cui età media varia dai 40 ai 50 anni. 150 di loro, al momento, usufruiscono di contratti di solidarietà, 71 sono in cassa integrazione straordinaria, ma in ogni caso tutto cessa e scade a giugno.
“I sindacati e i dipendenti – segnala il deputato Pd – nutrono grandi preoccupazioni sull’ipotesi di chiusura dello stabilimento con la delocalizzazione della produzione nell’Est Europa. La forte riduzione dei volumi produttivi nello stabilimento astigiano è attribuita dalla proprietà alla crisi che investe alcuni clienti internazionali.
Tuttavia i sindacati indicano che l’azienda ha altri clienti importanti che non sono in crisi e che Askoll ha recentemente creato, in collaborazione con il Politecnico di Torino, un prodotto innovativo e commercializzabile chiamato Erod, metodologia innovativa per motori elettrici ad alta efficienza energetica, che potrebbe essere sviluppato nello stabilimento di Castell’Alfero”.
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