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Economia

Marchionne: l’unica via per il futuro di Fiat a Torino è il polo del lusso

Redazione Quotidiano Piemontese

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marchionne-fiatMarchionne dal Salone di Ginevra parla del futuro di Fiat – Fca, e ribadisce che il futuro possibile di torino è nel polo del lusso, rimandando però le notizie importanti al 6 maggio quando sarà presentato il futuro piano industriale del gruppo

La nuova Jeep, la Fiat, la nuova concept Maserati, un punto interrogativo gettato sul progetto Alfa-Mazda e una frecciatina al governo. Il Salone di Ginevra di Sergio Marchionne è stato breve ma intenso: una mattinata piena, l’incontro con i giornalisti e poi a metà pomeriggio era già tornato a Torino mentre i suoi rivali, i manager dell’industria tedesca dell’auto, continuavano a girare imperterriti fra gli stand a verificare le qualità e i difetti della auto della concorrenza.

Marchionne non ha parlato tanto di future automobili rimandando ogni dettaglio al complesso piano industriale che presenterà il 6 maggio dove saranno svelati i dettagli dei futuri modelli Fiat, Alfa Romeo e Maserati, oltre che Chrysler. Ma ha parlato tanto della nuova Baby Jeep, la Renegade lanciata qui a Ginevra è costruita in Italia e che condividerà la piattaforma con la futura500X. Perchè è significativo per lui costruire in Italia la Jeep? Perché è un modo di far lavorare le fabbriche mezze inutilizzate di Fiat in Italia. Fiat fatturerà a Jeep questo lavoro, e i soldi finiranno a Fiat contribuendo così ad alleviare i passivi in Italia del marchio torinese.

Le immatricolazioni di gennaio e febbraio sembrano dare un segnale positivo dato che  per il terzo mese consecutivo il mercato italiano chiude con un segno positivo ma questa volta di maggiore entità: dopo l’incremento dell’1,4% di dicembre e quello del 3,24% di gennaio questa volta la crescita è dell’8,59%, pari a 118.328 immatricolazioni. Complessivamente dall’inizio dell’anno le consegne sono state 236.500, il 6% in più dello stesso periodo del 2013. Non chiamatela ripresa, avvertono i concessionari, mentre tutto il mondo dell’auto spera negli interventi soprattutto

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