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Economia

Fassino su ritiro decreto Salva Roma: “Si è caricato sulle spalle dei Comuni il risanamento dei conti pubblici”

Redazione Quotidiano Piemontese

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Crisi-economicaIl presidente dell’Anci, Piero Fassino, interviene sulle polemiche seguite al ritiro del decreto “Salva Roma”. Il dibattito si era animato dopo che il sindaco di Roma, Ignazio Marino, aveva minacciato di “bloccare la Capitale” a seguito della decisione. Minaccia poi ritirata dopo che il governo ha annunciato di essere al lavoro su nuovo provvedimento. “Il dissesto di Roma – ha affermato Fassino – richiama pesantemente le responsabilità di chi ha amministrato la Capitale in questi anni. Ma questo dissesto rischia di scaricarsi su un sindaco che è stato eletto solo sei mesi fa. Come presidente dell’Anci rivendico la necessità che gli amministratori locali facciano celte rigorose, e che garantiscano gli equilibri di bilancio e il risanamento che è essenziale anche a livello locale”.

La grave situazione in cui versano le casse dei Comuni è frutto di “sette anni caratterizzati da continue riduzioni delle risorse a disposizione dei Comuni”, ha sottolineato Fassino. “Si è caricato sulle nostre spalle molto del peso del risanamento dei conti pubblici, anche andando al di là del giusto. I Comuni – ha continuato il presidente dell’Anci – hanno generato solo il 2,5% del debito pubblico del Paese, e gestiscono solo il 7,6% della spesa pubblica nazionale. Si capisce come non si possa pretendere di risanare i conti pubblici gravando esageratamente sui Comuni, che sono stati messi in ginocchio senza peraltro produrre risultati significativi sul versante del risanamento”.

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