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Il Comune di Torino garantisce con le banche per i mutui sulle case di 500 giovani precari

Gabriele Farina

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CASAIl Comune di Torino sta per approvare una delibera presentata da Marco Grimaldi di Sel con i colleghi Marta Levi, Michele Curto, Lucia Centillo e Gianni Ventura. Torino creerà un fondo di garanzia pensato per permettere ad almeno 500 giovani torinesi di ricevere un mutuo dalle banche nonostante il lavoro precario. Si tratta in sostanza della replica di un progetto già realizzato nel 2008 e che aveva ben funzionato. Allora era stato pensato per 100 giovani e di questi solo in un caso il Comune era dovuto intervenire per sopperire alla mancanza del pagamento del mutuo. Il processo funziona così: il Comune garantisce per il giovane precario, se questo non riesce nei primi dieci anni a pagare le rate del mutuo la casa passa al Comue, che paga le rate e la concede in affitto allo stesso giovane con prezzi calmierati. I soldi per sostenere il progetto ci sono ed arrivano dal fondo per le case popolari, da 3 a 5 milioni all’anno. E tra l’altro verranno utilizzati solo nel caso i giovani partecipanti al progetto non riuscissero a garantire il pagamento delle rate. Per entrare a far parte del gioco bisogna avere meno di 35 anni, scegliere un alloggio di massimo 95 metri quadrati che non dovrà costare più di 170mila euro, poter contare su reddito massimo di 42mila euro e non avere altre proprietà. ora spetterà al comune mettere a punto i dettagli ed approvare la delibera.

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