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Torino, presentato il piano di inclusione per minori con cittadinanza non italiana

Gabriele Farina

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progetti-minori-non-italianiL’assessore alle politiche educative della Città di Torino ha presentato il Programma per i minori con cittadinanza non italiana in occasione delle celebrazioni della Giornata internazionale della Lingua Madre, istituita dall’Unesco con l’obiettivo di promuovere la diversità linguistica, culturale e valorizzare le lingue madri. Il piano mira alla valorizzazione delle differenze e delle pari opportunità di apprendimento per tutti, all’individualizzazione degli interventi educativi volti a sostenere il successo formativo e a contrastare la dispersione anche di quella parte di popolazione scolastica che, provenendo da altre culture e formazioni, necessita di un intervento mirato. Tra le tante iniziative avviate si segnalano, in particolare, la mediazione interculturale a favore dei minori di più recente immigrazione, il contributo dei Senior civici per le attività di sostegno linguistico in collaborazione con il Servizio tempi e orari della Città e il progetto “Provaci ancora, Sam!”. Novità riguardano anche i progetti Scuola dei compiti – Italiano lingua 2 e In.Media.Res – Integrazione mediazione responsabilità.
Il primo sarà realizzato a partire dalla prossima settimana in partnership con il Dipartimento di Studi umanistici dell’Università di Torino, per accrescere le competenze nella lingua italiana nelle forme scritta e orale delle allieve e degli allievi delle scuole elementari e medie di recente arrivo (Marocco, Egitto, Cina, Senegal, Turchia, Perù, Siria, Nigeria) o figli di immigrati. L’obiettivo è il miglioramento del rendimento e la conseguente riduzione della dispersione scolastica.
In.Media.Res. – Integrazione Mediazione Responsabilità è invece un progetto finanziato dal FEI – Fondo Europeo per l’Integrazione di cittadini di paesi terzi, è stato avviato nel mese di settembre. Il piano pone le basi per una concezione della mediazione interculturale concepita come un processo che amplia le capacità di inclusione
nella comunità di accoglienza. Sono stati avviati corsi extrascolastici di italiano L2, doposcuola e accompagnamento ai servizi per le famiglie. Alle scuole è fornito un servizio di consulenza per quesiti amministrativi e giuridici. Tra le attività sperimentali sono previsti l’esame degli ordinamenti scolastici dei Paesi di origine e l’analisi dei libri di testo in un’ottica multiculturale, i cui risultati saranno messi a disposizione della comunità sulla piattaforma Mediato.

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