Il monologo sulla bellezza della Littizzetto a Sanremo e le polemiche su Ferrero e i bimbi down

Ha scatenato un polverone il monologo sulla bellezza di Luciana Littizzetto durante la terza serata del Festival di Sanremo. Durante il suo intervento (che vi riproponiamo integralmente a fine articolo) la Littizzetto ha giustamente difeso la bellezza della diversità, e del coraggio, invitando a considerare belle e per nulla “diverse” le disabilità. Il monologo però ad un certo punto tira in ballo alcuni noti marchi italiani, quali Ferrero e Barilla, marchi a cui la comica torinese fa una precisa richiesta: inserite nelle vostre pubblicità, nelle vostre perfette famiglie televisive, ogni tanto, anche un bambino con la sindrome di Down. La buonafede della Littizzetto ed il significato del suo messaggio sono evidenti ma le polemiche non sono mancate. In particolare il blogger VitoKappa ha inviato la Littizzetto ad informarsi meglio su cosa comporta la sindrome di Down ed ha difeso a spada tratta la Ferrero.

I bambini con la sindrome di down hanno tanta fame e uno su due è in sovrappeso. Altri disturbi correlati sono disturbi dentari, ipotiroidismo, disturbi psicopatologici, anomalie ortopediche, invecchiamento precoce e rischio di demenza più alto rispetto alla popolazione normale.

La loro alimentazione dovrà essere composta da alimenti che contengono molti antiossidanti per rafforzare le difese immunitarie come frutta e verdura che dovranno essere consumate crude e solo di agricoltura biologica.

Gli alimenti raffinati non dovrebbero far parte dell’alimentazione di persone che hanno un sistema immunitario indebolito come i bambini Down. I prodotti industrializzati sono completamente privi di sostanze nutritive e pieni di grassi idrogenati (cancerogeni), conservanti, sale e zucchero.

Tra l’altro, Luciana, c’è anche un problema di carattere giuridico che riguarda le pratiche commerciali scorrette a danno di consumatori “particolarmente vulnerabili”. Ma non starò lì a tediarti con cose che avresti dovuto sapere e che invece non sai.

Qui di seguito il video integrale del monologo di Luciana Littizzetto.

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