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Lavoro

Cassa integrazione in Piemonte a gennaio aumentata del 37%

Gabriele Farina

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lavoro-in-nero1La Uil Piemonte ha comunicato i dati relativi alla cassa integrazione relativi al mese di gennaio 2014. In Italia, a gennaio 2014, sono state autorizzate 81,4 milioni di ore di cassa integrazione, con un calo del 5,3% rispetto al mese precedente. In totale sono stati salvaguardati 478 mila posti di lavoro. In Piemonte, nello stesso mese di gennaio, sono state richieste 9.261.975  milioni di ore di cassa integrazione, in aumento del 37,5% rispetto a dicembre 2013 (-8,4% ordinaria, +129,7% straordinaria, +8,8% in deroga). I lavoratori interessati sono stati complessivamente 54.482, con un aumento di 14.866 unità rispetto a dicembre dello scorso anno. L’andamento mensile delle ore richieste nelle province piemontesi è stato il seguente: Vercelli +57,9%, Torino +53 %, Novara +52,9%, Biella +47,4 %, Asti +36,1%, Alessandria +21,9%, Verbania +21,3%, Cuneo -32,7%. Nella nostra regione la variazione percentuale della cassa integrazione per settore produttivo a gennaio 2014, rispetto a dicembre 2013, è stata la seguente: Industria +54,2 %; Edilizia -38,4 %; Artigianato +2,1%; Commercio +47,7%;  Settori vari +153,5%; Totale +37,5%.
Secondo Gianni Cortese, segretario Uil Piemonte: “Il sesto anno di crisi è iniziato in Piemonte con un consistente incremento delle richieste di ore di cassa integrazione rispetto a dicembre. Torino continua a essere la provincia più cassaintegrata d’Italia e il Piemonte la seconda regione.  Preoccupa fortemente il finanziamento con soli 1.600 milioni di euro per la cassa in deroga del 2014, troppo basso per coprire l’intero anno, a causa delle difficoltà in cui continuano a versare le piccole e piccolissime imprese. Ricordiamo, inoltre, che 400 milioni dei 1.600 sono utilizzati per coprire parzialmente i buchi ancora esistenti nel finanziamento 2013. Per difendere l’occupazione e rilanciare i consumi interni, vero punto di svolta per uscire dalla crisi, il Governo in via di costituzione ha una priorità assoluta: la riduzione della pressione fiscale su lavoratori, pensionati e imprese”.

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