Cittadini
Parte la riorganizzazione del Comune di Torino
Il Comune di Torino ha fatto un primo passo per la riorganizzazione della macchina organizzativa comunale per farla funzionare con minore disponibilità di risorse umane e finanziarie rispetto al passato, migliorando se possibile efficienza ed efficacia. Tra due mesi sarà definito il completo assetto organizzativo rinnovato dell’ente. Il comunicato ufficiale del Comune:
Il primo passo del processo riorganizzativo è stato compiuto oggi, con l’approvazione di una delibera che definisce il rinnovato quadro delle posizioni apicali dell’ente (relativamente alle figure e non alle persone, per le quali la decisione sarà presa nelle prossime settimane) e il relativo regolamento: una porzione di organigramma che va dalla punta della piramide (ovvero il direttore generale) al livello immediatamente inferiore (quello dei responsabili di servizi centrali e direzioni).
Sul nuovo assetto organizzativo per chi opera (dirigenti di servizio e di staff, posizioni organizzative, alte professionalità e il resto del personale) agli altri livelli della piramide si prenderanno decisioni nei prossimi sessanta giorni, sulla base delle analisi e delle proposte di riorganizzazione delle attività effettuate dai vertici dirigenziali di Palazzo Civico.“Procedere alla riorganizzazione della macchina comunale – spiega l’assessore al Personale, Gianguido Passoni – risulta oggi indispensabile, anche perché occorre tener conto che nell’ultimo anno il Comune ha perso, tra pensionamenti e l’effetto dell’annullamento del concorso del 2010, oltre trenta dirigenti e il numero complessivo dei dipendenti, complice il turn over limitato e condizionato dai vincoli di legge, è sceso al di sotto delle 10mila e 500 unità”.
“Le linee guida della riorganizzazione – aggiunge il responsabile delle politiche per il Personale – puntano a sfruttare i benefici portati da economie di scala e di scopo, semplificando, riducendo li livelli gerarchici, integrando e condividendo funzioni similari e valorizzando la cooperazione tra le direzioni”. Obiettivo dunque, detto in poche parole, è fare sinergia tra tutti i settori dell’ente”
“Per impostare il processo di riorganizzazione – dichiara il direttore generale, Gianmarco Montanari – abbiamo dovuto rispondere anche a un’altra necessità e cioè tener conto che il turn over pianificato degli incarichi per i dirigenti sta diventando un obbligo di legge. Ora inizia la fase più complessa: sessanta giorni per definire, con approccio bottom-up, la micro organizzazione della struttura funzionale”.
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