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Cronaca

Sergio Chiamparino,davanti ai giudici che lo interrogavano sui Murazzi: non ero al corrente di nulla

Redazione Quotidiano Piemontese

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sergio-chiamparinoI verbali degli interrogatori di Sergio Chiamparino legati alla faccenda dei Murazzi disegnano un ex sindaco di Torino disinformato o di poca memoria per ricostruire ai magistrati la vicenda delle concessioni dei locali ai Murazzi. Per i fatti che gli sono stati ascritti la Procura intende chiedere l’archiviazione per Sergio Chiamparino Racconta Nuova Società:

Così parlo l’ex sindaco di Torino Sergio Chiamparino: «Mi fidavo dell’operato degli assessori». Questo quanto dichiarato dal presidente della Compagnia di San Paolo nel corso degli interrogatori in merito alle indagini sulle irregolarità degli affitti dei locali ai Murazzi del Po, lo scorso 29 ottobre davanti ai pubblici ministeri Andrea Padalino e Andrea Beconi. «Non ero al corrente», «non conosco le motivazioni», «nessuno mi ha mai riferito»: sono queste le risposte ricorrenti date dal Chiampa ai magistrati.

«Qualcuno le ha mai detto che le richieste dei concessionari non erano in linea con le norme contrattuali del bando di gara? “No”. Era a conoscenza del fatto che i concessionari non rispettarono mai l’accordo stipulato il 2008 dopo una riunione presso l’ufficio del Direttore generale del Comune? “Non ne ero a conoscenza perchè non sapevo neppure dell’accordo», questo si legge nel testo dell’interrogatorio.

Chiamparino ha spiegato di essersi interessato alla questione Murazzi «a livello politico e senza approfondirle in modo particolare». Quando venne eletto la prima volta, nel 2001, si occupò di «progetti di riqualificazione dell’area». «Negli anni che hanno preceduto le Olimpiadi – ha detto – la questione primaria riguardava l’ordine pubblico, nel senso che c’era il timore del moltiplicarsi di episodi di microcriminalità. Sotto il profilo della sicurezza, nelle sedi preposte, il Comune veniva invitato a tenere aperta l’area per evitare tensioni sociali».

L’opposizione insorge sul tema: Mario Carossa,  capogruppo della Lega Nord in Regione critica: “E’ un atteggiamento davvero curioso per un ex sindaco, pensando alle riunioni di commissione, sia quella ordinaria sia la Controllo di Gestione, convocate proprio sulla questione Murazzi e affitti dei locatari. In una di quelle, ricordo bene visto che ero presente, il conduttore di uno dei maggiori locali delle arcate dei Murazzi aveva addirittura gettato con tono di sfida il portafoglio sul tavolo”.

Per Davide Bono del  MoVimento 5 Stelle: ” Chiamparino ammette l’inverosimile: i suoi Assessori, scelti da lui, gliel’hanno fatta sotto il naso. Può il Sindaco di una città di 900.000 abitanti, eletto quasi plebiscitariamente per due volte, non essere a conoscenza, non sapere nulla e neanche immaginare quello che è successo ai Murazzi di Torino?  I casi sono due: o l’ex sindaco più indebitato d’Italia, l’ex novello banchiere alla Compagnia di San Paolo, il giocatore a carte con i poteri forti della città, Candidato Presidente della Regione Piemonte in pectore, dice il falso oppure c’è da pensare che sia uno a cui chiunque gliela può fare sotto il naso”.

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