Asti
Progetto Vino: ora il Barbera si vende a 120 euro al quintale
“Nel 2011 incassai neanche 30 centesimi al chilogrammo per le mie uve da Barbera, due anni prima 18 centesimi. Ora ho superato i 90 centesimi. Per me è stato quasi un miracolo”. A parlare è uno dei viticoltori che hanno scelto di fare gruppo, di aderire al “Progetto Vino” della Coldiretti astigiana e di veder così raddoppiato il valore delle proprie uve. Nel consuntivo sul 2012 esposto negli scorsi giorni, la buona riuscita dell’iniziativa è evidente: 93 euro per un quintale di Barbera d’Asti, con picchi di oltre 120 euro per le partite più pregiate. Sono questi i risultati di un progetto semplice quanto efficace: trovare una via alternativa ai tradizionali canali di vendita delle uve, per rivalutarne il valore e passare da semplici produttori a trasformatori e viticoltori associati. Un salto di un passaggio nella catena di vendita delle uve da Barbera che ha dato i suoi frutti e che ha portato i primi venti produttori che nel 2011 si associarono al Consorzio Terre di qualità a diventare quaranta nel 2013, con una superficie viticola complessiva di 70 ettari e 7 mila quintali raccolti.
In linea col nostro progetto di una Filiera agricola tutta italiana e Campagna Amica – commenta con orgoglio Roberto Cabiale, presidente provinciale Coldiretti – abbiamo cercato di trovare una via alternativa ai tradizionali canali di contrattazione dei prezzi delle uve e grazie alla collaborazione con la Cantina “Barbera dei Sei Castelli” di Agliano Terme e la professionalità del presidente Giuseppe Carbone e dell’enologo Enzo Gerbi il risultato è stato sorprendente.
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