Torino
La fine della linea GTT del 13 a Torino, i cittadini non sono d’accordo
Il 13 gennaio a Torino è partito l’esercizio della nuova linea tranviaria 13/, nata per rafforzare il servizio in centro. In effetti secondo molti questo ha determinato un depotenziamento del tratto periferico del 13 da piazza Statuto a piazza Campanella dove il servizio è stato dimezzato. Dopo una settimana di esercizio il Gtt si è accorto che il capolinea del 13/ in piazza Statuto creava problemi di viabilità per cui il ha spostato il capolinea al Rondò della Forca. Tram di Torino ricorda così il glorioso 13:
In una fredda serata di autunno, mentre si montavano le luminarie di Natale, un incidente ha danneggiato la linea aerea in via Nicola Fabrizi. I danni si sarebbero potuti risolvere in qualche giorno di lavoro ma il comune di Torino e Gtt non aspettavano che avere l’occasione di trovare una scusa per sopprimere l’esercizio tranviario su questo importante asse, servito sin dagli anni ’20 con le linee 4 e 22.
E’ prima bastata una dubbia protesta con annessa raccolta di firme (la metà delle quali false, per stessa ammissione del comune di Torino) per sospendere il servizio tranviario la sera, poi si aggiunge la volontà della sovraintendenza ai beni architettonici a non abilitare il transito sul ponte della Gran Madre ai moderni tram (per via della mancanza di 5 cm burocratici), mentre dà l’ok a scavare per 20 metri a fianco delle fondamenta della chiesa motivando che il tram produce vibrazioni (dimostrate assenti da tanti altri studi) mentre le ruspe possono rimuovere il terreno da sotto la chiesa senza problemi. Così il tram 13 è sempre più malvisto e demonizzato.
Il colpo di grazia arriva così il 3 dicembre dove in fretta e furia si studia un piano per togliere il fastidioso tram e posizionare autobus, senza tenere conto che si dismette un impianto tranviario (quello di via Nicola Fabrizi) completamente rinnovato nel 2010 con binari abilitati al transito dei nuovi tram e insonorizzati con uno spesso fondo in gomma. Gli autobus potranno così rovinare l’asfalto, tanto è sempre a carico di Gtt la manutenzione in prossimità delle rotaie, e divellere le storiche lose in centro, dove i mezzi viaggiano e producono rumore, vibrazioni e danneggiano sé stessi e la salute di chi li guida. Ma bisogna anche capire che la linea deve essere accessibile ai disabili, benché non tutte le fermate lungo il percorso siano abilitate.
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