Economia
Csi Piemonte: nell’impossibilità di fare la riformona, passa la riformina
Date le difficoltà della politica a realizzare una riformona per il Csi Piemonte, il consiglio di amministrazione dell’azienda ha messo in atto una riformina ovvero una riorganizzazione operativa che determina la realizzazione di due macro strutture definite: Gestione Enti e Produzione che ricalcano la proposta separazione tra Agenzia e Fabbrica che ha tentato di realizzare la politica. La prima ha il compito di gestire la i servizi ai consorziati e delle politiche pubbliche per l’innovazione. La seconda si occuperà di sviluppare e gestire i servizi rivolti agli enti. Il 6 gennaio era anche stato approvato il piano di attività per il 2014 del Csi. La presentazione della riorganizzazione del Csi Piemonte:
Un nuovo modello organizzativo, all’insegna della governance, della trasparenza, dell’efficienza e della responsabilizzazione. È quello che è stato approvato oggi dal Consiglio di Amministrazione del CSI Piemonte, che ha dato il via libera a un ambizioso e necessario processo di cambiamento interno del Consorzio.
Si tratta di una riorganizzazione di carattere operativo, progettata per raggiungere alcuni obiettivi chiave: dall’aumento della capacità di governance dei sistemi informativi degli Enti alla razionalizzazione e valorizzazione della spesa ICT. Il tutto allocando in modo chiaro ruoli e responsabilità e dando evidenza al valore che il CSI eroga realizzando progetti e servizi per la pubblica amministrazione e i cittadini piemontesi.
Per farlo il Consorzio si struttura in due macro componenti: “Gestione Enti” e “Produzione”. La prima ha il compito di gestire la domanda dei Consorziati ed è incaricata del governo e del presidio strategico delle politiche pubbliche per l’innovazione. La seconda, invece, sviluppa e gestisce i servizi rivolti agli Enti in una logica di efficienza e trasparenza, ottimizzando le strutture di produzione e favorendo sostenibilità economica e competitività dell’intero Consorzio.
Le due nuove componenti del Consorzio sono autoconsistenti e dotate di tutte le capacità e le competenze professionali necessarie per conseguire l’efficienza e la flessibilità che oggi sono assolutamente necessarie in un contesto che ha visto e vede la progressiva contrazione delle risorse economiche disponibili.
La nuova organizzazione, inoltre, non pregiudica e non anticipa gli esiti della discussione in atto tra i soci in merito ai contenuti di un possibile riassetto societario, ipotesi contenuta nella delibera approvata dall’Assemblea dei soci del 21.12.2012 e nel Disegno di Legge 262 sul riordino già oggetto di discussione in Consiglio regionale. Essendo orientata a preservare e valorizzare il valore strategico ed industriale del CSI, a rafforzarne la capacità di operare come motore dello sviluppo del comparto informatico territoriale e a dare ai soci maggiore trasparenza su funzionamento e costi, il nuovo assetto consentirà infatti di proseguire il confronto in corso con maggiori elementi di merito circa le eventuali scelte sul futuro del CSI.
Nell’immediato si garantiscono maggiore efficienza interna ed efficacia verso i Clienti. Con una maggiore responsabilizzazione di tutti i dipendenti, di cui si intendono sviluppare competenze, potenzialità e professionalità. Soltanto così, infatti, si potrà rivendicare per il CSI Piemonte un ruolo di primo piano nel perseguire gli obiettivi dell’Agenda Digitale italiana ed europea, nel salvaguardare e raccordare le altre realtà pubbliche del settore ICT regionale e nello sviluppare le capacità innovative e la competitività del territorio. Facendosi trovare pronti per ogni possibile evoluzione e per le sfide che il Consorzio sarà chiamato a sostenere
«Nell’immediato – prosegue il comunicato – si garantiscono maggiore efficienza interna ed efficacia verso i Clienti. Con una maggiore responsabilizzazione di tutti i dipendenti, di cui si intendono sviluppare competenze, potenzialità e professionalità. Soltanto così, infatti, si potrà rivendicare per il Csi Piemonte un ruolo di primo piano nel perseguire gli obiettivi dell’Agenda Digitale italiana ed europea, nel salvaguardare e raccordare le altre realtà pubbliche del settore Ict regionale e nello sviluppare le capacità innovative e la competitività del territorio. Facendosi trovare pronti per ogni possibile evoluzione e per le sfide che il Consorzio sarà chiamato a sostenere».
Il piano delle attività 2014 del Csi
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