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Ad Asti niente “mini Imu”. Torino tra le città più care d’Italia

Redazione Quotidiano Piemontese

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 Asti è la città del centro nord con la tassa sulla prima casa più bassa. Gli astigiani, preoccupati della scadenza del 24 gennaio relativa al cosiddetta mini Imu, si sono presentati negli uffici amministrativi di Asti per informarsi riuscendo ad essere rassicurati dagli impiegati comunali che l’importo a tassazione in questione non è dovuto. Il Comune, infatti, non è tra le 2.398 amministrazioni che hanno aumentato al di sopra del 4 per mille l’aliquota sulla prima casa.

Anzi – commentano Fabrizio Brignolo e Santo Cannella, rispettivamente sindaco e assessore al Bilancio di Asti – la Città di Asti si conferma il capoluogo di provincia con l’Imu più bassa di tutto il nord e il centro Italia”. 

Con rifermento all’intera penisola sono solo sette le città che hanno l’Imu ancora più bassa, ma sono tutte collocate nel sud e nelle isole. Più economiche di Asti sono, in ordine di economicità, Crotone, Sanluri, Caltanissetta, Villacidro, Enna, Vibo Valentia e Trani. L’Imu pro capite sulla prima casa ad Asti per il 2012 è stata di 26,69 euro, quasi dieci volte meno rispetto ai 269,63 euro pro capite pagati dagli abitanti di Siena, la città che risulta più cara d’Italia, sotto questo profilo. Dopo Siena le altre più care sono risultate Roma, con 216,26 euro pro capite di Imu prima casa nel 2012; Torino, 196,12 euro; Livorno, 166,62; Genova, 160,17; Padova, 157,92; Ancona, 133,63; Cagliari, 131,68; Caserta, 131,12; Bologna, 124,26.

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