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Economia

Per Roberto Cota la Regione Piemonte inizia la fase del rilancio – video

Redazione Quotidiano Piemontese

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cota-pichettoLa  conferenza stampa di fine 2013 del presidente della Regione Piemonte Roberto Cota è servita per riassumere i i temi caldi dell’annata.  Il vicepresidente ed assessore al Bilancio, Gilberto Pichetto, ha voluto garantire che “i conti sono in sicurezza. Tutte le criticità sono state risolte nel mese di dicembre, come ad esempio la partita dei fondi strutturali. Potremo quindi contare nei prossimi anni su 3,5 miliardi di euro da destinare alle infrastrutture, alle grandi opere, agli incentivi alle imprese ed alla formazione. Questo significa che nel 2014 potremo presentare un bilancio in grado di rispondere a tutte le esigenze della Regione”. Il presidente Cota ha voluto ricordare i diversi campi di azione della Regione Piemonte

Sanità. “Abbiamo messo sotto controlli i conti, migliorato i servizi e introdotto una programmazione efficiente, tale che nel biennio 2014-2015 la sanità piemontese diventerà autosufficiente e la Regione non dovrà più intervenire per integrare la differenza. A certificare i risultati della riforma sanitaria sono stati il Piano nazionale esiti di Agenas, che ha dimostrato l’ottimo livello raggiunto nella cura delle patologie prese in considerazione, e il report ministeriale sull’erogazione dei livelli essenziali di assistenza. Ma la cartina di tornasole della bontà del nostro operato è l’applicazione dei costi standard: la quota di accesso al fondo nazionale è infatti aumentata e questo significa che il Piemonte è una Regione virtuosa. Il problema resta lo Stato centrale, che non fa il suo dovere in un settore fondamentale come la sanità e non eroga i fondi previsti”.

Lavoro. “Sono stati gestiti oltre 3.000 tavoli di crisi, sono state salvate 11 aziende che occupano 500 lavoratori, ci si sta adoperando per la ricollocazione di diverse industrie. Siamo all’avanguardia in Italia per la formazione professionale”.

Politiche industriali. “Stiamo usando al meglio le risorse europee sui filoni della ricerca/innovazione, come dimostrano i risultati dell’automotive e dell’aerospazio, e dell’internazionalizzazione. I fondi comunitari sono impegnati correttamente, come da certificazione europea”.

Trasporti. “La riorganizzazione del trasporto pubblico locale ha permesso di riportare in equilibrio il rapporto tra i costi ed i ricavi e di avviare il grande successo del Servizio ferroviario metropolitano. Convinti che ci siano ancora grandi spazi di manovra, istituiremo un tavolo con le Province e le città dove si effettua il servizio di trasporto urbano”.

Infrastrutture. “Oltre che per la Torino-Lione abbiamo lavorato e continueremo ad impegnarci per il Terzo Valico, che consentirà a Genova di diventare il porto di tutto il Nord, e collegare gli aeroporti di Caselle e Malpensa con il sistema ferroviario ed autostradale”.

Cultura. “Novità assoluta, abbiamo sistemato una situazione di disordine e dato certezze agli operatori sulle risorse stanziate. Va anche segnalato che tutti i principali eventi culturali hanno registrato crescita in termini di pubblico e di consenso”.

Turismo. “Continua a confermarsi in Piemonte un’azienda sana e in crescita: dal 2010 ad oggi i flussi turistici hanno sempre avuto segnale positivo, un dato ancor più importante se consideriamo la flessione registrata, invece, a livello nazionale. Anche per il 2013, stando alle prime proiezioni dell’Osservatorio regionale, il trend si preannuncia positivo e la montagna si conferma il prodotto di punta”.

Scuola. “Mi piace ricordare gli interventi per l’edilizia scolastica e il bando che stanzia 2,5 milioni per le sezioni primavera, un servizio fondamentale per molte famiglie”.

Per Roberto Cota: “possiamo affermare che nel corso del 2013 la Regione Piemonte è diventata un vero e proprio punto di riferimento per il territorio e i suoi cittadini. Siamo riusciti a lasciarci alle spalle la difficile situazione ereditata ed abbiamo iniziato la fase del rilancio mettendo in campo azioni a sostegno dell’economia e degli enti locali. Non c’è settore dove non abbiamo prodotto risultati positivi, venendo così incontro alle esigenze concrete dei cittadini. Le Regioni hanno bisogno di mantenere le proprie risorse sul territorio. Per questo motivo c’è bisogno del federalismo fiscale. Il nostro sistema economico e produttivo merita di potersi giocare tutte le sue carte, perché non ha nulla da invidiare agli altri. Ma per farlo deve poter disporre delle proprie risorse e di una leva fiscale in grado di aiutare il Governo regionale a varare politiche industriali e per il lavoro ancora più efficaci di quelle messe in campo fino ad ora”.

 

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