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Cronaca

Al Csi Piemonte l’hanno fatta grossa: per un errore restano senza stipendio i dipendenti delle Molinette

Redazione Quotidiano Piemontese

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MolinetteI 10 mila dipendenti della ’Azienda Ospedaliera Città della Salute e della Scienza di Torino alle Molinette resteranno senza stipendio per colpa di un errore del Csi Piemonte, il Consorzio per il Sistema Informativo che ha il compito di elaborare e trasmettere alla Tesoreria di Intesa San Paolo i cedolini per gli stipendi dell’ azienda ospedaliera. La notizia sconcertante è stata comunicata dal direttore generale Angelo del Favero che ha spiegato che a causa di un errore tecnico del Csi Piemonte c’è stato un ritardo nella trasmissione dei dati per l’accreditamento degli stipendi del mese di dicembre. Il comunicato ufficiale della Città della Salute di Torino: ” L’Azienda Ospedaliera Città della Salute e della Scienza di Torino comunica che, a causa di un errore tecnico del CSI Piemonte (Consorzio per il Sistema Informativo che ha il compito di elaborare e trasmettere alla Tesoreria Intesa San Paolo gli stipendi della suddetta Azienda), si è verificato un ritardo nella trasmissione dei dati per l’accreditamento degli stipendi del corrente mese.La Direzione Generale ha avuto contatti diretti con i massimi vertici della Tesoreria che ha assicurato entro il 30/31 dicembre l’accreditamento degli stipendi stessi. In ogni caso già da lunedì si provvederà a comunicare direttamente l’accaduto alle singole banche in modo che i dipendenti abbiano in tempo reale quanto dovuto con valuta 27/12. Inoltre l’Azienda comunque si rivarrà in tutte le sedi opportune per tutelare i propri dipendenti. Ci scusiamo per il disagio arrecato”.

Per Mario Caserta della CISL FP :”Si tratta di n atteggiamento che denota una grandissima irresponsabilità e superficialità. Appena ricevute le prime segnalazioni del mancato pagamento degli stipendi, abbiamo interpellato con estrema urgenza il dottor Del Favero, direttore generale dell’azienda che riunisce gli ospedali Molinette, Regina Margherita, S.Anna e CTO, che ha messo in moto gli uffici preposti per capire quanto fosse accaduto. Pare che il CSI Piemonte che ha il compito di elaborare i dati provenienti dal sistema di rilevazione delle presenze, abbia tardato o forse si è addirittura dimenticato di trasmettere i flussi alla tesoreria della Banca Intesa-San Paolo, che però non si è preoccupata del ritardo. Risultato non sono stati versati gli stipendi alla scadenza del 27 e quasi diecimila lavoratori si sono trovati senza soldi. La Direzione ha cercato di mettere una pezza al fattaccio contattando la tesoreria della Banca che ha assicurato che entro il 30 o il 31 di dicembre gli stipendi saranno accreditati, anche se pare che chi ha il conto in banche differenti dall’Intesa-SanPaolo possa attendere anche qualche giorno in più, ma che è garantito che i pagamenti avverranno con valuta 27 dicembre. Questa soluzione non dovrebbe creare problemi per il pagamento delle scadenze come mutui, bollette, ma cosa possono fare i lavoratori che stamattina mi hanno chiamato, piangendo, perché, si sono visti rifiutare il prelievo al bancomat? Una tale trascuratezza è gravissima, ovviamente i dirigenti o le strutture responsabili, che auspichiamo siano duramente perseguiti, vivono realtà molto differenti da chi arriva a stento a fine mese e attende lo stipendio per mangiare. La questione dell’accredito con valuta retroattiva, non riempirà di certo loro la pancia.”

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