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Cultura

Roberto Bolle ha raccontato su Rai Due la sua storia da Trino a Vercelli alla Scala al top del balletto mondiale

Redazione Quotidiano Piemontese

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Roberto-bolleRoberto Bolle ha occupato con uno speciale monografico a lui dedicato  la serata televisiva di Santo Stefano con una lunga puntata della trasmissione Unici trasmessa su Raidue dal titolo: Bolle, l’etoile dei due mondi. Nello speciale il ballerino trentottenne originario di Trino considerato il più grande in questo momento al mondo  ha raccontato tutta la sua storia dagli inizi alla scuola di ballo a Vercelli fino alla scuola della Scala, da cui è partito per poi arrivare a tutti i maggiori teatri del mondo. In una recente intervista a Chi Bolle ha raccontato che ama passare il Natale con la sua famiglia a Trino, dove vivono i suoi genitori da cui è partito a 11 anni per andare a Milano per seguire la sua passione sfrenata per la danza: “Tutte le volte che posso passo il Natale a Trino.Ritrovare quell’ambiente così ovattato, famigliare, protetto, è bellissimo. È una grande fortuna per me che i miei abitino ancora nel luogo dovo sono cresciuto: è come un filo, che mi tiene ancorato a terra e mi dà stabilità. Sì, tutta la famiglia sul divano davanti alla tv… Sarà davvero molto emozionante. Per ciascuno in modo diverso”. Nella puntata televisiva c’è stata anche la partecipazione della mamma Mariuccia: “Mi ha fatto un regalo veramente speciale. Non è nelle sue corde mettersi in mostra e certe cose mi sa che le sentirò per la prima volta. Non abbiamo mai parlato veramente di ciò che ha significato per lei lasciarmi andare a Milano: la difficoltà della decisione, la fatica. Sono cose che senti, ma le parole hanno un altro peso. Io mi sento normale, con i miei pregi e i miei difetti. Semplicemente ho ricevuto un dono e l’ho coltivato con la passione”. La passione lo ha portato lontano ad essere considerato il più grande ballerino di oggi a paragonarlo ai grandissimi di sempre i russi Nurejev,  Nižinskij e Baryšnikov, Bolle è talmente amato dai suoi fan da avere un fan club tutto suo suo chiamato i Bollerini che compatibilmente con costi e tempo lo seguono in tutto il mondo. A Trino oltre alla sua famiglia c’è la  Chiesa di San Michele in Insula ,che grazie all’interessamento di Roberto Bolle è entrato a far parte dei luoghi del cuore del FAI. ,

Un Bolle autoironico spopola con un video in bianco e nero

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