Piemonte
Nextdoorhelp, il nuovo modo per non sprecare il cibo
Prima di partire per le feste urge controllare il frigorifero e svuotarlo delle cibarie che, in nostra assenza, potrebbero andare a male. Per non essere costretti a regalare quintali di generi alimentari alla nonna o al vicino di casa o, peggio ancora, a buttarli, quattro ingegneri di Torino hanno inventato “Nextdoorhelp“, letteralmente “un aiuto per la porta accanto”.
Questa app, presentata stasera ad “Opportunanda”, via San’Anselmo 28, è un nuovo metodo per fare del caritatevole “food sharing”. Il concetto è geniale nella sua semplicità : mettere in contatto (via web, smartphone e social network) chi si trova costretto a dare via il proprio cibo e chi invece ha bisogno di due uova, una vaschetta di prosciutto o della maionese.
Basta registrarsi sulla piattaforma online e, da un lato, dire di cosa ci si vuole liberare, dall’altro, far sapere di cosa si ha bisogno e la distanza da casa a cui si è disposti ad arrivare pur di ottenerlo. Trovato l’incontro di domanda e offerta, in privato le due parti, “helper” e “finder”, si possono accordare sullo scambio.
Un’idea che esiste da poco anche in altre parti d’Europa e che mira a ridurre lo spreco domestico e ad aiutare le persone. Nextdoorhelp ha ricevuto il plauso di un colosso dell’alimentazione sostenibile come Slow Food e, con la presentazione di questa sera ha l’obiettivo di farsi conoscere in tutta Italia.
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