Piemonte
Tajarin, bollito e torrone, il menu di Natale dei piemontesi costa meno
La spesa per il cenone di Capodanno o il pranzo di Natale è sempre drammatica. Tra la ressa, le mille borse da portare e i soldi che scarseggiano si rischia sempre di non comprare tutto quello che serve. D’altronde le casalinghe, esattamente come lo scorso anno, per le imminenti feste spenderanno tra i 260 ed i 270 euro per preparare un menu per 8 persone. Ma quali saranno le portate? Salmone, cibi esotici e champagne? Assolutamente no, questo Natale vanno di moda i prodotti locali. Secondo Coldiretti, più del 75% delle famiglie consumerà cibi “made in Piemonte” e le motivazioni sono molto semplici: si tratta di eccellenze alimentari, si conosce la provenienza e costa meno.
E allora spazio a tajarin, bolliti e arrosti. Le carni di bue piemontese non subiscono l’effetto della crisi e per il Natale 2013 il consorzio Coalvi stima di vendere 2 milioni e 200 mila chili in tutta la regione. Anche il cappone di Morozzo va alla grande e, tra i 16 ed i 18 euro al chilo (appena qualche spicciolo sopra il bollito) si possono trovare delle ottime bestie.
Dopo la carne, immancabile, il formaggio, che, oltre che sulla tavola, diventa un bel regalo per parenti e amici. Intonro ai 10 euro al chilo, per esempio, si possono acquistare delle ottime forme di Gorgonzola novarese DOP.
E per concludere il menu nel pieno spirito della tradizione natalizia, ecco che panettone e torrone non possono mancare. Ovviamente in grande quantità, come spiega Marco Brandani, amministratore delegato della “Maina” di Fossano:
Nelle festività natalizie i piemontesi consumeranno 5 milioni di chilogrammi tra panettone e pandoro
Gli fa eco Egle Sebaste, dell’omonima azienda che produce torrone a Grinzane Cavour:
Il 70% del nostro fatturato è concentrato nel periodo ottobre-dicembre ma, negli ultimi anni, gli ordini arrivano l’ultima settimana prima di Natale. Nei nostri torroni le Nocciole Piemonte Igp sono l’ingrediente principale e questa scelta di qualità viene premiata dai consumatori
Resta solo da dire buon appetito!
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