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Ambiente

Sequestrato lo “spray mracoloso” che ridona freschezza al pesce vecchio venduto nei mercati di Torino

Redazione Quotidiano Piemontese

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 Come resuscitare il pesce per spacciarlo come fresco quando tale non è! La frontiera dell’illecito si estende e raggiunge nuovi territori grazie all’elisir di lunga vita, se tale si può definire, che viene spruzzato, come un comune spray, su orate, branzini, salmoni, sogliole, etc. e ridona finta freschezza. E’ difficile da individuare perché, dopo l’uso, evapora. Si tratta di una sostanza chiamata “Bal 1000” a base di perossido di idrogeno, ritrovata di recente nel magazzino attrezzi di uno stabilimento di Avigliana in quattro distinte taniche senza etichettatura per spacciarle per altro in caso di controlli. Contenuto totale, 100 litri, circa pronti per chili di prodotti da vendere all’ingrosso nei mercati ittici torinesi. La vicenda non è che il seguito di un‘indagine sul cafodos, altro nome di questo elisir che altera la lucidità delle squame e degli occhi del pesce rendendoli vividi. Raffaele Guariniello, procuratore di Torino, che ha già aperto, ad ottobre scorso, un fascicolo per indagare sui fatti, commenta l’importanza di tale scoperta per assicurare la salubrità dei cibi che si portano in tavola. Nell’occhio del ciclone è l’azienda Bayareal, colosso del settore. A fare la scoperta sono stati i Nas (Nucleo antisofisticazioni) di Torino che hanno perlustrato l’edificio sapendo cosa cercare fino al punto di trovarlo. Oltre alla taniche imputate, i militari hanno individuato le etichette di queste che erano state tolte per non destare sospetti e gettate in un contenitore dei rifiuti, sempre nell’azienda. Inoltre, proprio mentre i Nas effettuavano i dovuti esami sul posto, sono rientrati dal mercato di corso Ferrara degli operai che hanno ritirato pesce invenduto, 15 kg di anelli di totano decongelati dal giorno precedente e pronti per essere sottoposti alla procedura di “rinascita” con un po’ di Bal 1000 in modo da sembrare freschi alla successiva tentata vendita. I responsabili aziendali hanno confessato.

Il prodotto, importato dalla Spagna, pur ingannando gli acquirenti che credono nell’acquisto di pesce fresco, non è dannoso usato in altri modi, ma sugli alimenti, in particolare su tonno, alici, sardine, pesce azzurro può essere rischioso per la salute. Ora la Bayareal è accusata di “violazione della legge sugli alimenti”, “frode in commercio” e “commercio di sostanze adulterate o contraffatte in modo pericoloso per la salute pubblica”.

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