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Cronaca

Bresso ascoltata in procura: nessun illecito, lo Stato ci ha anche guadagnato

Gabriele Farina

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bresso_mercedesL’ex governatrice Mercedes bresso è stata ascoltata in procura su sua richiesta per chiarire quanto le è contestato nell’inchiesta su spesopoli. In realtà alla Bresso non sono contestati rimborsi facili ma l’unica accusa è il mancato pagamento di tre fatture per servisi ottenuti durante la campagna elettorale del 2010. 9 mila euro non pagati subito ma poi saldati, però con i soldi del gruppo consiliare e non con quelli del comitato elettorale. Bresso ha spiegato che quando i suoi uffici si sono accorti che le tre fatture non erano state pagate è stata chiesta una riemissione delle stesse e sono state saldate. Inoltre questa seconda fatturazione è stata fatta con Iva al 20% e non al 4% come previsto per le spese elettorali. Per questo, dice Bresso, lo Stato avrebbe guadagnato dalla situazione. Bresso ha portato come testimoni i professionisti che hanno emesso le fatture. Rimane il fatto che i 9 mila euro avrebbero dovuto essere pagati con soldi (privati) del comitato elettorale e sono invece stati pagati con soldi (pubblici) del gruppo consiliare. Bresso ha anche detto che, una volta scoperto il mancato pagamento, quello era l’unico modo per saldare il debito, ed ha fatto notare come la prassi è invece di non pagare i debiti elettorale dato che i comitati sono equiparati ad aziende fallite e quindi, una volta concluse le elezioni, e chiusi i comitati elettorali, solitamente i debiti rimangono non saldati e non c’è modo di ottenere i soldi dovuti.

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