Ambiente
Duello di accuse fra direttore del museo A Come Ambiente e l’assessore Lavolta
Durante l’ultimo consiglio direttivo del museo A come Ambiente il direttore del Museo Carlo Degiacomi ha sostenuto che il presidente del museo nonchè assessore del Comune di Torino, Enzo Lavolta lo avrebbe ha costretto ad assumere due persone”. L’assessore Lavolta ha risposto: “Tutte fandonie, lo fa per coprire le sue mancanze”. Secondo Degiacomi l’assessore avrebbe fatto pressioni per assumere una parente di una collaboratrice dell’assessore e un conoscente della compagna dell’assessore stesso. Queste rivelazioni sarebbero state fatte durante una riunione dove erano presenti anche gli assessori all’Ambiente della Provincia, Roberto Ronco, e della Regione, Roberto Ravello. Lavolta contrattacca: “Non ho mai fatto assumere nessuno, sono tutte fandonie di Degiacomi. Il direttore deve spiegare molte cose sulle fatture pagate al figlio e sulla gestione del museo, elementi che stiamo approfondendo”. Lavolta accusa esplicitamente il direttore del Museo A come Ambiente, di aver dato senza gara l’allestimento dell’exhibition alla società del figlio. Sulla gestione del museo A come Ambiente anche l’avvocatura del Comune sta facendo delle verifiche: il museo è una struttura pubblica gestita e partecipata da enti pubblici.
Aggiornamento: Comunicazione dal Comune di Torino
A seguito delle notizie riportate oggi dai quotidiani riguardanti il Museo A come Ambiente, l’assessore Enzo Lavolta condivide la necessità, espressa dalla Conferenza dei Capigruppo, di riferire ai consiglieri in merito ai fatti descritti, nelle sue funzioni di presidente del Museo. Pertanto, lunedì sarà presente alla seduta del Consiglio comunale per dare comunicazione.
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