Lavoro
Nel 2012 diminuiscono del 9% gli infortuni sul lavoro in Piemonte
Inail Piemonte ha pubblicato i dati del Rapporto regionale 2012. Sono stati 50.488 gli infortuni sul lavoro denunciati in Piemonte nel 2012: 5.201 in meno in confronto ai 55.689 denunciati l’anno precedente, per una flessione del 9% sostanzialmente in linea con l’andamento nazionale (-9,5%). I casi mortali sono stati 58, con una contrazione del 13% rispetto ai 65 del 2011 (più del doppio del -6% registrato a livello complessivo nel Paese). La metà degli infortuni è avvenuta nella provincia di Torino, seguita da quelle di Cuneo e di Alessandria.
Spicca negativamente l’agricoltura. Quasi il 50% degli infortuni denunciati ha riguardato l’industria e il terziario (con una lieve prevalenza di quest’ultimo), l’11% l’artigianato e il 7% l’agricoltura. “Diversa ripartizione, invece, è quella che caratterizza gli infortuni mortali, dove, a causa della maggiore pericolosità delle attività connesse alla produzione di beni – sottolinea Inail – il 41% del totale riguarda il solo settore industriale. Il terziario interessa un ulteriore 21% del totale, l’artigianato il 13% e l’agricoltura, dove pure lavora solo il 3% degli occupati piemontesi, ben il 12%”.
Sulla mortalità pesano gli incidenti stradali. Sul totale dei 50.488 infortuni del 2012, circa l’87% è avvenuto in occasione di lavoro (43.737 casi), con una netta prevalenza di quelli verificatisi nell’ambiente ordinario di lavoro (40.232) rispetto a quelli con mezzi di trasporto (3.505). Gli infortuni in itinere (ovvero, nel corso del tragitto tra casa e lavoro, e viceversa) si sono attestati sul 13% circa del totale, pari a 6.751 denunce. Inail sottolinea però che “gli effetti del rischio aggiuntivo legato alla circolazione stradale si percepiscono con forte evidenza analizzando gli infortuni mortali: sul totale dei 58 casi il 55% è dovuto, infatti, alla strada (percentuale scomponibile nel 24% di incidenti in itinere e nel 31% di incidenti occorsi nell’espletamento delle mansioni)”.
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