Cronaca
Multe per le quote latte? Solo un “mero errore di natura contabile”
Ricordate il latte lanciato in aria dagli allevatori per protestare contro le multe legate alle quote latte? Le multe sarebbero state “gonfiate”: un “errore” che sarebbe stato poi aggiustato attraverso l’alterazione dei “criteri di calcolo del numero dei capi potenzialmente da latte”, e cioè un algoritmo. Lo scrive la rivista di Altreconomia in un articolo pubblicato sul numero di dicembre:
Il nostro Paese infatti non ha mai “splafonato” la quota nazionale complessiva, vedendosi quindi contestare una multa inesistente pari a 2,6 miliardi di euro per le annate comprese tra il 1995-96 e il 2008-09. Un danno enorme per gli allevatori e i contribuenti italiani frutto di un “mero errore di natura contabile”, secondo il Gip Giulia Proto, che il 15 novembre di quest’anno ha confermato l’archiviazione per truffa contestata ad alcuni funzionari dell’Agenzia governativa per le erogazioni in agricoltura. L’Agea è quella che avrebbe dovuto quantificare la produzione nazionale comunicandola successivamente alla Commissione europea. Un “errore” che sarebbe stato poi aggiustato attraverso l’alterazione dei “criteri di calcolo del numero dei capi potenzialmente da latte”, e cioè un algoritmo. Un “trucco” che secondo il Gip “merita approfondimento”: avrebbe infatti innalzato innaturalmente il “limite massimo di età passiva da 120 mesi dell’animale a 999 mesi (ossia 82 anni di età)”.
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