Cronaca
Questa settimana 40 politici rischiano il rinvio a giudizio per peculato per la spesopoli in Regione Piemonte
Sarà una settimana di attesa sofferente per molti consiglieri regionali del Piemonte che sono tra i 40 politici che potrebbero ricevere entro la fine della prossima settimana l’avviso della conclusione delle indagini per le loro spese considerate illegittime dalla Procura di Torino. La lista delle spese giudicate non legittime è lunga: cene al ristorante, viaggi, hotel, abbigliamenti griffati, mazze da golf, vassoi d’argento, abiti da bimbo, elettrodomestici, televisori, tagliaerba, solarium e spese formato famiglia al supermercato, oltre ed altri oggetti di solito piuttosto cari compresi lingerie, calze e mutande di cui avevano chiesto rimborso alla Regione. La Procura ha ricevuto l’ultima relazione sugli accertamenti e ora dovrà mettere in ordine le carte per inviare ai consiglieri gli avvisi di conclusione delle indagini preliminari in modo che la giustizia faccia il primo passo verso l’udienza che dovrà decidere l’eventuale rinvio a giudizio.
L’inchiesta della Procura di Torino era partita nel 2012 e ha portato a iscrivere nel registro degli indagati con l’accusa di peculato 56 consiglieri regionali piemontesi su 60. Molti degli indagati hanno ammesso quanto a loro contestato, altri hanno negato fino all’ultimo costringendo la procura a ordinare un supplemento di indagine che ha confermato quanto a loro addebitato.
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