Economia
Scontro fra Cazzola e Fassino sulla mancata partecipazione di Fiat al Milano Auto Show
E’ scontro frontale fra il sindaco di Torino Piero Fassino e Alfredo Cazzola, patron del futuro Milano Auto Show dopo che la Fiat ha annunciato di voler snobbare l’evento fieristico milanese. Cazzola sostiene che Fassino dopo aver perorato inutilmente la causa di Torino abbia influenzato Fiat nella sua scelta. Scrive Il Giornale
L’impresa, che punta rimettere al centro del sistema Paese il settore automobilistico e a dare un impulso forte all’economia del territorio, ha però davanti a sé un problema: la pesantissima crisi che l’auto sta attraversando in Italia e che ha visto dimezzare, dal 2007 a oggi, i fatturati dei costruttori. Tranchant, in proposito, la nota diramata in serata da Fiat: «Non crediamo esistano le condizioni per far nascere un nuovo Salone – si legge -. Le difficoltà dei mercati hanno portato in questi ultimi anni alla chiusura di importanti sedi espositive in grandi città europee. Pensiamo che il Salone di Francoforte, che si alterna annualmente a quello di Parigi, e soprattutto il motorshow di Ginevra, siano più che sufficienti per l’esigenza dei produttori, dei media e del pubblico». Un intervento, quello del Lingotto, che Cazzola ritiene «pilotato» dal sindaco di Torino, Piero Fassino, indispettito dal fatto che Milano sia stata preferita alla città della Mole per ridare vita a un Salone italiano dell’auto: «Giovedì sera – afferma Cazzola al Giornale – Fassino mi ha chiamato, implorandomi di non procedere oltre con Milano e di prendere in considerazione Torino. Gli ho fatto presente che, anche se volessi, il Lingotto Fiere è di proprietà di Gl events, gruppo francese a cui nel 2007 ho ceduto l’organizzazione del Motor Show di Bologna. Inoltre, la struttura del Lingotto non ha la stessa capacità di quella milanese. Fassino ha insistito molto e ha detto che ne avrebbe parlato con Fiat. E ieri, guarda caso, è arrivato il comunicato. Giudico quella del sindaco di Torino un’interferenza di una gravità oltre ogni limite».
Cazzola, comunque, non demorde, «anzi – continua – questo comunicato del Lingotto mi rende ancora più ottimista». «Sono infatti convinto – aggiunge – che appena in Fiat vedranno il progetto, avranno mododi ricredersi. Pur comprendendo la situazione attuale del mercato, l’Auto Show di Milano rappresenta il futuro, e nulla avrà a che vedere con il passato e il presente. Io vado avanti».
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